Sabatini: "Al Milan mancano i giocatori. Rangnick? Con Allegri e Spalletti liberi..."

La redazione di MilanNews.it ha contattato Sandro Sabatini, noto giornalista sportivo. Con lui abbiamo trattato vari argomenti, tra cui la situazione che sta vivendo tutto il mondo con l'emergenza Coronavirus, il futuro di Ibra, di Donnarumma e soprattutto quello del Milan. Queste le sue parole:
Alle luce della situazione che stiamo vivendo, come pensi che possa andare avanti il campionato? "Riprendendo appena possibile a porte chiuse. Non ci sono alternative. Riprendere appena possibile significa fare tre settimane di allenamento, se riprendono il 4 di maggio, significa tornare a giocare il 20 maggio circa. Sono contento che il calcio, al contrario di altre federazioni, abbia bene in testa il fatto di andare e concludere il campionato, sforando nell'estate ma comunque concludendolo."
Si è discusso tanto anche su il possibile taglio degli stipendi. Dovrebbe essere una scelta autonoma del club o collettiva, quindi ordinata dalla Lega? "La Lega l'ha ordinato e poi i club prenderanno la loro decisione e mi sembra corretto. Quello che dico è che i problemi dell'economia dell'Italia e del calcio non si risolvono togliendo i soldi ai calciatori perché se no sarebbe troppo facile. In questa situazione tutti devono fare la loro parte, compresi i dirigenti. Chiaro che i giocatori rinunciano ai loro stipendi se chi li guida fa altrettanto. Se i calciatori, malvolentieri, rinunciano ai loro soldi, vanno a salvare le finanze del presidente."
Come valuti la stagione di Pioli? Meriterebbe la conferma? "Sulla conferma non lo so. Io sono uno di quelli che pensa che la conferma va guadagnara in base ai risultati. Se il Milan riuscisse ad andare in finale di Coppa Italia, anche se l'impresa mi sembra abbastanza difficile, sarebbe un risultato importante andare a giocarsi la Coppa in finale, molto probabilmente, contro il Napoli. Credo che sia come con i veicoli: se uno vuole confermare una macchina prima deve vedere qual è l'alternativa."
Il nome più gettonato per la panchina del Milan è quello di Rangnick, ma è l’uomo giusto per ripartire considerando, in primis che non è italiano, e in secundis che ci sono allenatori come Spalletti e Allegri liberi? "Se l'alternativa a Pioli è Rangnick, sono molto dubbioso. Mi sembra più un tentativo più vicino ad un salto pieno di imprevisti e non un qualcosa di rassicurante. Questa situazione non mi convince. Se vuoi caambiare Pioli, lo cambi con uno di cui sei sicuro che sia meglio. Sicuramente Spalletti e Allegri darebbero qualche certezza in più, anche se poi, quello che devono sapere tutti i tifosi, l'importante è il valore della squadra, e bisogna sapere se è forte oppure no. Quando arrivarono al Milan di Sacchi, Gullit e Van Basten avevano rispettivamente 25 e 23 anni."
Inoltre, come vedi la situazione rinnovo per Ibrahimovic? "A me per Ibra dispiace, perché ho visto per la prima volta nelle decisioni di Ibrahimovic un qualcosa di romantico e qualcosa di non legato ai soldi e agli obiettivi di carriera. Lui, secondo me, è andato al Milan perchè gli era rimasto attaccato al cuore rispetto a tante altre squadre. Uno che è stato indeciso tra Boban, Ancelotti e Mihajlovic e ha scelto Milan, vuol dire che senza Boban gli manca la spinta importante che gli serviva per rimanere al Milan."
E per Donnarumma? "Su Donnarumma c'è una cosa che ancora non ho capito: se deve decidere con la testa o se deve decidere con il cuore. La scelta, però alla fine è sempre di testa. Secondo me non bisogna dare tanto la colpa a Donnarumma o al suo procuratore, ma secondo me è il Milan che deve dirgli: "Guarda Gigio, tra un anno finisce il lockdown delle sconfitte". Non credo che sia una questione di contratto, ma una situazione in cui si ha contatto diretto col giocatore."
Ultima domanda, cosa serve veramente al Milan per tornare ai suoi livelli? "Gli mancano ancora i giocatori. Il Milan ha fatto ha avuto due anni in cui Galliani e Berlusconi sono stati in difficoltà, poi da Fassone e Mirabelli ci sono state delle sessioni estive di calciomercato in cui i tifosi erano contenti di aver visto le figurine nuove"

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