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Serena: "Gazidis non avrà più parafulmini. Conferma Ibra? Dipende dalla panchina"

ESCLUSIVA MN - Serena: "Gazidis non avrà più parafulmini. Conferma Ibra? Dipende dalla panchina"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 27 giugno 2020, 17:00ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Aldo Serena. Con l'ex attaccante rossonero abbiamo parlato del momento che sta vivendo la squadra rossonera dopo la ripartenza del campionato, del futuro di Ibrahimovic e di Pioli, di cosa significherà la prossima stagione per Gazidis e di Milan-Roma.

La convincente vittoria del Milan a Lecce, può essere la spinta motivazionale giusta per la squadra per provare a conquistare la qualificazione per l'Europa League?
"Nonostante le preoccupazioni che c'erano e senza Ibrahimovic - a Torino con la Juve anche senza Castillejo e Theo Hernandez - è un Milan che ha il piglio giusto per riuscire ad acciuffare il posto in Europa League. Alla luce anche della preparazione improvvisata che hanno dovuto fare tutte le squadre, successiva ad uno stop forzato di tre mesi, tante certezze non ce ne sono. Abbiamo visto club di alto livello fare fatica, quindi penso che ci siano tutte le possibilità per il Milan di agguantare un posto utile per giocare le coppe europee. A patto che continui con questo spirito e questa efficacia. Ci sono dei segnali positivi, che i rossoneri devono sfruttare".

A sua sensazione, ci sono possibilità che Ibrahimovic resti in rossonero anche nella prossima stagione?
"Solo se c'è una sintonia con il mister e ci sono vedute simili. Se dovesse rimanere Pioli, quindi, credo non ci sarebbero problemi per quanto riguarda gli aspetti di campo per Ibra, perchè l'allenatore ha messo Zlatan al centro del progetto degli ultimi mesi. Se, invece, dovesse cambiare l'allenatore e quindi arrivasse Rangnick, credo che sarà difficile che Ibrahimovic prosegua con il Milan. La sua permanenza in rossonero credo sia strettamente legata all'allenatore".

L'allenatore, appunto: il destino di Pioli sembra essere ormai segnato.
"In una squadra che aveva perso identità e che non sapeva con che tipologia di gioco giocare e con giocatori che non avevano autostima, è arrivato Pioli che, con buonsenso ed esperienza accumulata nel corso della propria carriera, ha fatto buone cose. Quest'anno va per i 55 anni, quindi sta entrando nella fase di completa maturazione come allenatore. E' vero, non ha vinto grandi cose per il momento, però è pronto per vincerle. Secondo me, il club che va a prendere Pioli può investire tranquillamente su di lui: è una persona seria e un allenatore che sa quello che vuole".

Pioli meriterebbe la riconferma?
"Nel calcio ci sono i momenti storici. La proprietà e la dirigenza del Milan, al momento, mi sembra che abbiano l'Arsenal come modello di riferimento. Ovvero una squadra che deve tornare stabilmente in Champions League ed autoalimentarsi sotto il profilo economico. Quindi deve avere dei giovani e qualche volta rivenderli. Per mettere in pratica questo progetto serve un allenatore didattico, alla Giampaolo. Con il tecnico ex Samp, però, l'idea è naufragata nel giro di pochissime partite, quindi non basta avere un gruppo di giovani, ma nei ruoli chiave serve investire su dei giocatori esperti, che possano fungere da guida anche per i più giovani".

La prossima stagione sarà quella di Gazidis, in cui anche l'ad si gioca tanto?
"Sì. Non ci sarà più un parafulmine, le scelte sono evidenti e dirette, se dovesse essere come si ipotizza e quindi se dovesse arrivare Rangnick e andare via Maldini".

Che Milan-Roma si attende domani?
"Si incontrano due club che hanno problemi societari, anche se di natura differente. La Roma ha un allenatore bravo, che viene apprezzato e che fa giocare bene la squadra in verticale. Il Milan ha una proprietà seria e decisa, ma con un allenatore in dubbio. Nelle prime apparizioni sono due squadra che hanno dimostrato di essere in forma, quindi mi aspetto una gara come solitamente è Milan-Roma: ricca di emozioni e di gol".