MN - Ravezzani: "La stagione del Milan non è un fallimento. Penserei a ricostruire l'attacco"

MN - Ravezzani: "La stagione del Milan non è un fallimento. Penserei a ricostruire l'attacco"MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
giovedì 18 maggio 2023, 18:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews

Riguardo all’attualità in chiave rossonera, la redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Fabio Ravezzani, direttore di Telelombardia. Ecco le sue parole: 

Schiettamente: giudica la stagione del Milan fallimentare?

“Fallimentare no, contraddittoria sì. Non è fallimentare perché sei comunque arrivato in semifinale di Champions. È però contraddittoria perchè in campionato e, soprattutto, Coppa Italia dovevi fare qualcosa in più”.

Hai fatto riferimento al campionato. Il Milan era realmente chiamato a rivincere lo scudetto, nonostante le altre papabili si fossero rafforzate al massimo grado sul mercato?

“No, rivincerlo no, era oggettivamente impossibile. Mi ritrovo nelle parole di Maldini: la dimensione del Milan attuale è tra le prime tre in campionato. Qualora il Milan arrivasse in Champions per via dell’eliminazione della Juve, non sarebbe un risultato notevole. Ecco”.

Insomma: un voto alla stagione dei rossoneri? 

“I voti si danno alla fine. Se, prima delle due semifinali, era molto alto, ora direi un 6 meno, meno”.

Pioli merita la riconferma sulla panchina del Milan? 

“Non è che cambiando l’allenatore, magicamente il Milan vince tutte le competizioni. Pioli è garante di un progetto tecnico, di cui sposo a pieno le parole di Maldini”.

Tuttavia Maldini ha insistito molto su De Ketelaere, sin qui completamente opaco…

“Ma è un discorso di prospettiva. Io lo reputo inadatto per il campionato italiano. Detto questo, Maldini dopo la partita dice una cosa molto importante: era meglio prendere Dybala o il belga? Con l’argentino saresti andato sul sicuro, ma quanti anni di carriera ha ancora davanti? De Ketelaere invece è giovane e ha almeno quindici stagioni davanti a sè. È una scelta progettuale e va compresa”.

Sostieni che Pioli non meriti l’esonero. Ha tuttavia colpe sull’epilogo della stagione rossonera?

“Stagione, precisiamo, non ancora finita. La colpa di Pioli è stata forse aver cambiato troppo. Per esempio, a centrocampo. Non si è capito, in questa stagione, quali fossero realmente i titolari del centrocampo del Milan. Una spina dorsale la devi possedere”.

Terresti Ibra un’altra stagione? 

“È un ex calciatore e, con lui, il Milan ha investito davvero troppi soldi in proporzione al rendimento reale. Lo terrei, ma con un contratto a gettone. Per carisma e motivazione, è ancora sopra tutto e tutti. Sul campo ormai non più”.

Come dovrebbe agire il Milan sul mercato? 

“Fossi in Maldini e Massara penserei seriamente a ricostruire l’attacco. Ibra ha finito, Giroud sta per finire, Origi è una scommessa persa e Rebic è calato in maniera preoccupante. È vero, non ci sono tanti Osimhen in giro. Però puoi investire 40 milioni su un attaccante da venti gol a stagione. Basta con le operazioni a basso costo o a parametro zero. Il Milan ha bisogno di un attaccante goleador da cui ripartire”.