Coco racconta: "Credevo che sarei rimasto al Milan a vita, mi vedevo già capitano. Dopo il Barça, Ancelotti mi rivoleva in rossonero ma..."

Francesco Coco, ex terzino rossonero, ha raccontato ai microfoni di gianlucadimarzio.com: "Al Milan mi sentivo uno della famiglia. Ero l’ultimo prodotto delle giovanili dopo Albertini a giocare regolarmente in prima squadra. Credevo che sarei rimasto a vita, mi vedevo già capitano. Con Terim ci scontrammo subito. Era un’antipatia a pelle. Voleva riportare Maldini a sinistra. Avrei fatto solo panchina, nell’anno che portava al Mondiale. Terim sembrava essere tornato sui suoi passi.
Giocai per tutto il precampionato ma a Brescia, alla prima, andai in panchina. Il giorno dopo andai da Galliani a Milanello e chiesi la cessione al Barcellona. Il ritorno in Italia? Mi cercò prima l’Inter. Da gennaio iniziai ad avere contatti per andare là. Poi però, alla fine di aprile, arrivò la telefonata di Ancelotti. Due ore al telefono per convincermi a tornare. Per lui sarei andato a piedi a Milanello ma dissi che volevo che Galliani mi chiedesse in ginocchio di tornare”.

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