Moncada su Hauge: "Venti squadre ce lo hanno subito chiesto in prestito"

Moncada su Hauge: "Venti squadre ce lo hanno subito chiesto in prestito"MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
martedì 15 dicembre 2020, 17:48Le Interviste
di Thomas Rolfi

Geoffrey Moncada, capo scout del Milan, ha parlato nel corso di una chiacchierata su 'Podcast Prolongation' del giornalista francese Johann Crochet: "La decisione finale di prenderlo è arrivata con la partita tra il Milan e il Bodo/Glimt. Devo ringraziare l’area 'dati', che mi ha parlato di questo giocatore tra maggio e giugno. Eravamo in pieno lockdown. Non potevamo viaggiare. E volevo vedere questo ragazzo dal vivo. Ne avevo bisogno, perché volevo vedere la sua capacità ad accelerare, i suoi cambi di ritmo, l’esplosività. Poi, abbiamo ripreso il campionato, vincevamo le partite. I miei ragazzi mi dicevano tante volte "Geoffrey, guarda Hauge…". Poi, a fine stagione, ho chiesto ai miei scout di analizzare le partite con i video. Tutti mi hanno detto qualcosa di positivo su questo giocatore. Non ho avuto nemmeno un feedback negativo". 

Sul colpo di fulmine con Hauge: "Poi è arrivata questa partita. E lì abbiamo visto qualcosa di interessante. Anche i ragazzi dello staff tecnico, i match analysts che avevano preparato la partita contro il Bodo/Glimt per Mister Pioli mi hanno parlato di Jens Petter Hauge. Mi sono detto 'anche loro mi parlano di lui'. E poi la partita. Paolo Maldini, Ricky Massara e Ivan Gazidis sono stati bravi, perché subito dopo il fischio finale sono andati a parlare con il Bodo/Glimt e il giocatore, dicendo che il Milan lo volesse. Il timing è molto importante, sono stati molto rapidi. E poi, anche il costo del cartellino. Parliamo di un giocatore tra i 3 e i 4 milioni, dovevamo farlo firmare. Nel nostro mestiere si dice così. Era 'da fare' questo ragazzo. Abbiamo anche preso informazioni sulla sua mentalità, zero problemi su questo. L’abbiamo preso, gli facciamo fare dei progressi, non mettiamo pressione su di lui. Viene dalla Norvegia, nessuna pressione. Abbiamo dei giocatori che sono più pronti di lui come Rebic, Leao, Calhanogu. Lui deve lavorare e fa già parte della squadra, gioca delle partite. Un dato impressionante è il numero di squadre che ci hanno chiamato subito dopo la firma per avere il giocatore in prestito. Almeno venti squadre".