Adani contro le parole di Furlani: "Non è un mea culpa ma la frase di un notaio"

Adani contro le parole di Furlani: "Non è un mea culpa ma la frase di un notaio"MilanNews.it
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Oggi alle 14:30News
di Francesco Finulli

Nel post gara della sconfitta in finale di Coppa Italia contro il Bologna, una settimana fa, l'amministratore delegato rossonero Giorgio Furlani si presentava ai microfoni e pronunciava queste parole: "Non possiamo negare, questa è una stagione fallimentare. Nonostante la vittoria in Supercoppa siamo lontano dai traguardi che ci eravamo prefissati. Condividiamo la delusione dei tifosi. Sono stati fatti vari errori e bisognerà guardare avanti e correggerli per tornare dove ci aspettiamo di essere noi dirigenti e i tifosi”. Un mea culpa abbastanza significativo che, però, non ha convinto Lele Adani che ne ha parlato nella puntata di Viva El Futbol.

Così ha parlato Adani: "Questa non è la frase di uno che fa mea culpa ma la frase di un notaio. È timbrare il cartellino ma non c'è autocritica. Questo è un riepilogo freddo, non è un salire nelle responsabilità e chiedere scusa o sinceramente mostrarsi non al livello richiesto e mettersi nelle condizioni di imparare comunicando l'eventuale miglioramento. Non ti stai mettendo nelle condizioni di imparare dai tuoi errori. Sembra che hai dettato un congedo dalla stagione, freddo, non credibile e che soprattutto non arriva né alla testa né al cuore dei tuoi tifosi che si aspettano altro. E io vi dico una cosa che è una mia sensazione: se tu non ti mostri sinceramente rammaricato, ferito, per come hai condotto la stagione di un club tra i più importanti nella storia del calcio, io non sento nell'anima grossi percorsi da compiere per riportarlo ai fasti di un tempo, nemmeno sotto il profilo della dignità che con questa conduzione l'hai tolta al tuo club. Non vedo un'attitudine giusta nel ripartire, non la sento da queste parole, non la sento dal linguaggio del corpo e del volto. Mettendomi nei panni dei tifosi del Milan non sarei così tanto ottimista".