Albertini su Gimenez: "Deve riuscire a fare quello per cui è stato preso"

Intervistato dall'edizione odierna di Tuttosport, Demetrio Albertini ha parlato così di Santiago Gimenez: "Quando è arrivato le aspettative su di lui erano alte. Non credo che abbia disimparato a giocare, quindi deve riuscire a fare quello per cui è stato preso: i gol".
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“Sono rimasto sorpreso quando ho saputo che, con il Milan, giocheremo una partita di serie A contro il Como… in Australia! È completamente folle! Ma si stratta di accordi economici per dare visibilità al campionato, cose che ci superano. Si parla molto di calendari e della salute dei giocatori, ma tutto questo sembra davvero assurdo. È pazzesco fare così tanti chilometri per una partita fra due squadre italiane in Australia. Dobbiamo adattarci, come sempre!”
Non sono parole dure di un tifoso arrabbiato, che non capisce la decisione di giocare così lontano, ma di Adrien Rabiot, intervistato da “Le Figaro”. Cioè di un giocatore del Milan che, come tutti i suoi compagni, sta curando ogni dettaglio, che sta facendo ogni sacrificio, per poter vincere lo Scudetto, anzi di più… lo Scudetto della Stella.
Già il Milan è stato sfortunato, molto sfortunato, perché aveva il 50% di possibilità di giocare in trasferta e lasciare all’Inter la patata bollente della domenica con lo stadio chiuso. Invece San Siro è toccato proprio al Club milanista. Beh, comunque la soluzione sarebbe stata piuttosto semplice. La Lega avrebbe rimandato la partita a uno dei tanti mercoledì di febbraio e marzo, che non vedono protagonisti né il Milan né il Como nelle Coppe Europee. Spero fortemente che non sia verità la voce che siano stati proprio i dirigenti del Milan a caldeggiare la trasferta a Perth presso la Lega, che poi si sarebbe messa in moto, contattando Fifa e Uefa, per disputare un match definito una opportunità per pubblicizzare il calcio italiano in Australia. I proventi dell’operazione si dice che siano intorno ai 12 milioni di euro. Non so quanto verrà in tasca al Milan. Tra il rischio però di perdere punti lontano da San Siro, punti che potrebbero essere decisivi nella incerta lotta per lo Scudetto, e la possibilità di portare, nelle casse di un club ricco e sano, qualche milione, non penso che nemmeno si ponga la questione. Con una beffa in più. Sembra che, tra i beneficiari della operazione-Australia, oltre naturalmente il Milan e il Como, ci sarebbero tutti gli altri Club di Serie A. Cioè esiste anche il rischio che, per i punti eventualmente persi contro il Como, si perda il campionato, magari a favore di Napoli, Roma o Inter, che godrebbero pure economicamente del nostro lungo e faticoso viaggio. Da impazzire!
Ho chiesto al Dottor Rodolfo Tavana, responsabile sanitario del Milan ai tempi delle trasferte intercontinentali di Tokyo, quali siano, in generale, le negatività riscontrate nella sua esperienza professionale, in occasione di viaggi così lunghi e faticosi.
PRIMO: il viaggio di 21 ore, stressante per muscoli e testa, con il fondamentale obbligo di bere molto per evitare la disidratazione.
SECONDO: cambio di fuso con aspetti legati agli orari dell’alimentazione e del sonno.
TERZO: cambio di clima. Si passerà infatti dai 5/10 gradi del mese di febbraio, a Milano, ai 25/32 gradi, con minime di 21 gradi, del febbraio di Perth che è paragonabile al nostro mese di luglio. Per poi ritornare al freddo di Milanello, nel giro di una settimana. Uno choc per il fisico degli atleti.
QUARTO: giocare senza l’appoggio dei tifosi di San Siro. Nessuno mi dica che non sia un fattore importante, che il Milan possa vincere anche senza il calore del pubblico, quando ci si è vantati, qualche giorno fa, di aver superato i problemi legati al tifo della Curva, ritenuto aspetto fondamentale per i successi rossoneri. Insomma si sarebbe scelto di tornare a giocare in campo neutro. Paradossale!
QUINTO. La Coppa Italia. Se il Milan dovesse battere la Lazio, non voglio nemmeno ipotizzare che non venga rimandata la partita di Coppa Italia contro Bologna o Parma, fissata il 12 di febbraio. Quando, sempre secondo il Dottor Tavana, proprio fino a mercoledì o giovedì della settimana successiva alla partita, sarebbe consigliato riposo per il recupero.
SESTO: la trasferta di Pisa. Infatti la sfortuna, legata al calendario, continua. Per il week end del 15 febbraio è prevista, infatti, un’altra partita lontano da Milano, il viaggio appunto sotto la Torre che mi auguro venga spostato, come minimo, al lunedì. Come del resto ovviamente l’impegno del Como contro la Fiorentina.
SETTIMO: ma non è l'ultimo l'aspetto legato ai tifosi del Milan, abbonati e non. Come ha ben detto la Uefa, speriamo che sia una eccezione una partita disputata fuori dai confini del campionato nazionale. Chi derubrica la delusione di non vedere Milan-Como, nello stadio di San Siro, a un mero aspetto economico, al fatto di aver pagato per 19 partite, assistendone a 18, non ha capito nulla. L'eventuale risarcimento con un voucher non scalderebbe certo il tifoso, che preferisce altri...voucher, quelli del cuore e della passione.
Insomma mi sembra che siano tanti, troppi, i motivi che portano a essere d’accordo con il duro giudizio di Adrien Rabiot. Non mi capacito come non si siano valutati tutti i rischi di questa trasferta che, non lo voglia il dio del calcio, potrebbe danneggiare la squadra di Allegri, dalle ampie prospettive nella lotta per la conquista di uno degli Scudetti più significativi e simbolici della Storia del Milan. Quello della Stella!!!

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