Albertini su Milan-Como: "Va teneuto conto anche del core business principale del calcio: i tifosi"

Sta facendo tanto discutere in queste ore e in questi giorni la decisione molto probabile di giocare Milan-Como a Perth in Australia, dall'altra parte del mondo, nel mese di febbraio. La UEFA ha di fatto dato il suo benestare alla Lega di Serie A che approfitterà dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina, con la conseguente indisponibilità di San Siro, per fare un'operazione di marketing in un mercato di un altro continente. Ancora manca l'ufficialità ma in molti stanno esprimendo la propria posizione.
Tra questi anche l'ex rossonero Demetrio Albertini che è stato intervistato dal collega Rocchi ai microfoni della RAI. Le sue dichiarazioni: "Non so, ci sono delle dinamiche che sono cambiate: non si può più contestualizzare il mio tempo, sono passati più di venti anni. Sono cambiate generazioni, modi di vivere, stili di vita e anche modi diversi di comunicare. Questo è un mezzo per comunicare: poi se questo sia giusto o meno, lo valutano le istituzioni. Oggettivamente bisogna tenere conto anche del core business principale di questo sport: i tifosi. Loro ci rimettono. Vent'anni fa non eravamo abituati a vedere il calcio in televisione e oggi c'è anche questo mezzo: bisogna trovare l'equilibrio giusto"

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