Nuovo stadio, benefici e vantaggi (non solo per Milano): l'impatto economico, più occupazione e verde triplicato. Lo studio di TEHA Group

Mentre Milan e Inter portano avanti tutti gli step burocratici per arrivare al rogito prima del 10 novembre, emergono sempre più dettagli sul progetto del nuovo stadio di Milano, a cui si aggiungerà anche la rifunzionalizzazione di San Siro e lo sviluppo dell’area circostante. In attesa di vedere come sarà il nuovo impianto, emergono alcuni benefici che potranno interessare non solo i club, ma anche la città di Milano e tutta l'Italia.
LE RICADUTE SOCIOECONOMICHE - Il Sole 24 Ore in edicola oggi riporta i risultati di uno studio di TEHA Group che ha stimato le ricadute socioeconomiche del progetto e i benefici addizionali rispetto alle alternative "I risultati dell’analisi – ottenuti attraverso l’applicazione di una metodologia proprietaria di misurazione degli impatti multidimensionali derivanti da investimenti in rigenerazione urbana – evidenziano, per la sola fase di costruzione, un impatto economico complessivo cumulato di circa 4,6 miliardi di euro in 10 anni, e un contributo all’occupazione di circa 18.450 occupati, tra impatti diretti, indiretti e indotti. A questi si aggiungeranno le ricadute dell’operatività delle funzioni realizzate: 3,1 miliardi di Euro e circa 16.350 occupati ogni anno a regime, grazie alla realizzazione di un nuovo polo di attrazione, attivo e frequentato 365 giorni l’anno, con flussi addizionali rispetto ad oggi di oltre 5,5 milioni di turisti, visitatori e utilizzatori. Rispetto all’attuale Meazza, il PIL generato crescerà di oltre l’80%, con una più alta concentrazione a livello di quartiere. La maggior parte degli impatti saranno concentrati sul territorio di Milano e in Lombardia, ma riguarderanno anche il resto del Paese, grazie all’ampio indotto sostenuto e attivato, mobilitando filiere economiche e sostenendo occupazione lungo tutta la catena del valore nazionale, ben oltre il comparto dell’edilizia".
BENEFICI SOCIALI - TEHA Group ha poi analizzato anche i benefici sociali e alcuni impatti più intangibili del progetto di Milan e Inter: "Tra gli altri, Milano potrà riallinearsi agli standard internazionali con un impianto moderno, accessibile e sicuro, capace di attrarre grandi eventi sportivi e culturali e migliorare l’esperienza del pubblico. Sotto il profilo urbanistico, verrà restituita continuità a un’area oggi segnata da un vuoto urbano di circa 280 mila mq (sette volte Piazza Duomo). Triplicherà, rispetto ad oggi, il verde pubblico disponibile per i cittadini e saranno disponibili nuovi servizi, spazi e funzioni per la collettività, in grado di sostenere il più ampio sviluppo rigenerativo dell’area, che dovrà affrontare l’incremento di circa 3.500 residenti in virtù degli altri progetti residenziali già oggi previsti e in fase di completamento. Il futuro Stadio manterrebbe tutti questi benefici sulla città di Milano e consentirebbe di poter partecipare agli Europei del 2032, oltre che alle future finali di Champions League. Eventi estremamente magnetici, attrattivi e catalizzatori di turismo, ricchezza e investimenti a beneficio di tutti i cittadini. Si tratta quindi di un progetto, attivato da capitali privati, che può rendere lo sport leva di rigenerazione e sviluppo sistemico. Il nuovo San Siro non sarà solo un’arena di ultima generazione, ma un’infrastruttura competitiva per Milano e per l’Italia, in grado di coniugare attrattività internazionale, sostenibilità e creazione di valore condiviso".

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