Biasin: "Il problema del Milan si chiama Furlani: la sua impostazione e cocciutaggine"

Nel suo consueto Editoriale del mercoledì su Tuttomercatoweb.com, il giornalista Fabrizio Biasin ha espresso la sua opinione sull'attuale gestione del Milan, puntando il dito specialmente contro l'amministratore delegato rossonero Giorgio Furlani e il suo modus operandi. Di seguito le dichiarazioni e il pensiero di Biasin.
Biasin comincia così: "Il problema del Milan si chiama Furlani. O meglio, la sua impostazione. E la sua cocciutaggine. E la sua impermeabilità a qualunque genere di “compromesso”. Furlani non scende a compromessi, ordina. E non deve rendere conto a nessuno, nemmeno alla proprietà che si fida ciecamente e lascia fare. Perché Furlani a vendere e a far tornare i conti è molto bravo, solo che il Milan non è lo store del Baffo da Crema, è una delle squadre più gloriose del mondo pallonaro trattata come una fabbrica di plusvalenze: si compra a 20 con la speranza di vendere a 40. E se si riesce a vendere Tizio e Caio a 40 bene, altrimenti si venderà qualche pezzo pregiato a cifra superiore. La competitività? Relativamente importante".
Continua Biasin: "Dei tifosi, la dirigenza reggente, al momento è interessata il giusto. E così anche di alcuni suoi freschissimi dipendenti, se è vero come è vero che Tare è già stato messo in un angolo (pochissima indipendenza) e Allegri si ritrova a dover lavorare con giocatori potenzialmente forti e che però non sono “i suoi” giocatori (e vedremo se quantomeno gli prenderanno Rabiot)".
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