Biasin: "Milan? La legge del risparmio è faticosa da comprendere, ma è ammirevole"
Molti rompono le balle al Milan perché non ha risposto ai colpi degli altri. Anzi, no, chissenefrega dei colpi degli altri, semplicemente non ha dato a Pioli il supporto necessario per non avere rimpianti (anche solo un difensore). Ci sta, i rossoneri non volevano un giocatore “tanto per”, non sono riusciti a chiudere per Botman a gennaio e, quindi, arrivederci. Renato Sanches? Anche in quel caso serviva più tempo. E quindi sì, è vero, la legge del risparmio ad ogni costo è faticosa da comprendere, ma certamente ammirevole.
Soprattuto, Maldini e soci hanno accumulato crediti a dismisura: se il Milan è lassù da due stagioni un motivo ci sarà.
Poi è giusto dire le cose come stanno: la, definiamola “strategia dei talenti” funziona, ma almeno là davanti serve una certezza. Per vincere le competizioni è necessario disporre di numeri 9 capaci di garantire 20 e più gol. Ibra è uno di questi, ma il suo fisico lo limita e non potrebbe essere altrimenti. Al Milan, l’anno prossimo, serve un attaccante che dia garanzie e non solo speranze. E con questo anche oggi abbiamo scoperto l’acqua calda.
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