Borghi racconta Rangnick: "Folgorato dall'incontro con Lobanovsky, poi arrivarono Sacchi e Zeman"

Borghi racconta Rangnick: "Folgorato dall'incontro con Lobanovsky, poi arrivarono Sacchi e Zeman"MilanNews.it
venerdì 6 marzo 2020, 16:24News
di Matteo Calcagni

Stefano Borghi, intervenuto sul proprio canale Youtube, ha parlato degli inizi di carriera di Ralf Rangnick, indicato da tutti come probabile nuova figura del prossimo corso rossonero: "Era un calciatore di livello abbastanza modesto, ma la testa ha sempre funzionato bene, negli anni 80 è andato a studiare in Inghilterra, ha un'apertura mentale molto particolare. Il calcio per lui è sempre stato una ossessione, intorno ai 25/27 anni giocava a calcio ma era anche allenatore e guidava il Viktoria Backnang. In quell'epoca, d'inverno, in quella zona della Germania arrivava a fare la preparazione la Dinamo Kyev del colonnello Lobanovsky. Capitava che la Dinamo avesse bisogno di fare amichevoli settimanali, un giorno è capitato che giocò con il Viktoria Backnang di Rangnick. Lui schiera la squadra, si piazza in mezzo al campo e leggenda vuole che dopo pochi minuti si sia fermato, abbia alzato la testa e abbia cominciato a contare gli avversari, perché non credeva potessero essere undici come loro. Vedeva una squadra che operava un pressing forsennato, che faceva una cosa che non aveva mai visto e ne rimase completamente folgorato.

E' il punto d'inizio anche un po' romanzesco di quella che è stata la carriera di Rangnick, già dalla stagione successiva fece un passo avanti, andando ad allenare le riserve dello Stoccarda e li fece un altro incontro importante per il suo sviluppo, è arrivato a contatto con Helmut Gross, un altro che aveva idee decisamente avanguardistiche per quello che era il calcio tedesco di quegli anni. Rangnick e Gross hanno iniziato a studiare, pensare, scrivere e progettare. In quegli anni hanno avuto un'influenza importante anche dal calcio italiano che dominava il mondo, il Milan di Sacchi aveva cambiato completamente il calcio. Rangnick e Gross vennero a contatto anche col miracoloso Foggia di Zeman che andava a fare la preparazione estiva in Trentino Alto Adige, di conseguenza dalla Germania c'era la possibilità di andare a visionarlo. Rangnick passò anni a spulciare gli allenamenti, prima di Lobanovsky, poi le videocassette del Milan di Sacchi e andando a vedere da vicino Zeman, si è sviluppato la convinzione di quello che sarebbe stato il suo calcio, poi è venuta la parte manageriale, ma il calcio di Rangnick si origina alla fine degli anni '80 e all'inizio degli anni '90, un'epoca in cui il calcio stava cambiando e in Germania non voleva cambiare".