Bremer conferma la verità non scritta: giocare in una big è molto diverso rispetto a farlo in un'altra squadra

(ANSA) - TORINO, 10 SET - "Giocare al Toro è una cosa, alla Juve è un'altra: qui hai una partita ogni tre giorni, serve tanta forza fisica e devi fare attenzione a tutti gli aspetti": così il difensore bianconero, Gleison Bremer, spiega le differenze da quando ha cambiato sponda della città della Mole. "Quando mi sono infortunato ero arrabbiato, poi mi sono detto che dovevo guardare il positivo e come uscire meglio da questo infortunio - ha aggiunto al format 'Small Talk', un prodotto di Juventus Creator Lab - e Openda (avversario in quella sfida a Lipsia e oggi compagni alla Juve, ndr) mi ha scritto subito chiedendomi scusa". E sul tecnico Tudor: "Essendo stato un difensore, ci aiuta molto - ha spiegato Bremer - e siamo una bella squadra, abbiamo tutti voglia di imparare: mi piace essere un leader, voglio essere un esempio".
Infine, due curiosità: "Avrei voluto giocare con Chiellini, ho imparato la mentalità di Bryant e Jordan perché durante il Covid ho guardato tante partite di basket" ha svelato il classe 1997. (ANSA).
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