Carlo Nesti: “Filosofie opposte nel futuro di Inter e Milan”
La Milano del calcio cambierà, ai limiti della rivoluzione, ma in modi diametralmente opposti. L’Inter andrà verso l’esperienza, il carisma e la competitività, mentre il Milan andrà verso la gioventù, l’entusiasmo e la sostenibilità. Conte, dopo il pareggio contro il Sassuolo, e la sconfitta contro il Bologna, ha lasciato intendere che ha bisogno di uomini abituati a vincere.
Già la scorsa estate, puntando su Vidal e Dzeko, aveva tracciato l’identikit dei suoi uomini-guida, lavorando invece su Barella, Sensi e Lautaro. Rangnik, invece, è stato scelto proprio per ricostruire su fondamenta fresche, perché la società ha accumulato un passivo, del 2019, di 146 milioni, ed è la seconda, dopo la Juventus, a pagare di più i giocatori, con 115 milioni lordi. Il prototipo sarà il giovane dotato, ma non troppo costoso, come Bennacer.
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