Coronavirus, il virologo Pregliasco: "Due tamponi a distanza di due giorni non danno la certezza di non avere l'infezione"

Intervenuto ai microfoni di Antenna 3, il virologo Fabrizio Pregliasco ha parlato della situazione tamponi per Zlatan Ibrahimovic: "Non conosco la storia. Alla fine del periodo dopo 14 giorni eseguiamo due tamponi a distanza di 24h e consideriamo il soggetto guarito e non più contagioso. Se due tamponi in una situazione di piena salute vengono eseguiti a distanza di 2 giorni non ci danno la certezza di una possibilità di non avere l'infezione. Se ripetuti a distanza possono dare un'indicazione, perché se sono negativi oggi e dopodomani è molto poco probabile che io abbia avuto l'infezione. Questa può essere una metodologia contingente. Ricordiamo che è una fotografia istantanea quindi non è automatica la positività del tampone all'inizio dell'incubazione della malattia. Ci vogliono 1-2-3 giorni per avere una positività dal momento del contagio.
Si tratta di capire meglio la situazione del giocatore. Fatto si che i due tamponi ci dicono che non è malato, in questo modo si possono velocizzare i dati. Ad oggi il soggetto non è infetto. Magari sono stati eseguiti anche dei test sierologici che abbiano complementato la condizione. Quindi l'aspetto combinato di questi esami porta a dire che il soggetto non è infettato e che non serve più una quarantena. Un cittadino dall'esterno viene per lavoro può rimanere 5 giorni e andar via".

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