Di Stefano: "Mi resterà il mistero di cosa avrebbe potuto fare Theo in una squadra del genere e con un allenatore come Allegri"

Peppe Di Stefano, inviato per SkySport sul Milan, si è così espresso a Radio Rossonera su chi lo ha stupito di più tra i calciatori di Allegri in questo inizio di stagione: "Chi mi ha stupito di più? Tomori, era l’emblema di un giocatore che ha fatto bene quando c’era una grande struttura societaria, si siede nel Milan dello scorso anno dove tutto non andava e ora sta facendo bene. Mi resterà il mistero di cosa avrebbe potuto fare Theo Hernandez in una squadra del genere e con un allenatore come Allegri. Sono convinto avrebbe motivato e recuperato anche lui. Il mister non ha premuto nessun interruttore tattico, ha lavorato sulla testa. Gabbia-Pavlovic-Tomori non è diversissima dalla difesa Scudetto, ma Allegri ha gli antidoti per superare i malanni e i giocatori lo stanno seguendo assiduamente.
Saelemaekers? Per me era una follia cederlo per due anni. Questa stagione l’ha impattata bene, lo scorso anno ha fatto una grande stagione alla Roma, due anni fa la stessa cosa al Bologna, la prima esperienza al Milan ha portato trofei… So che Allegri appena ha visto i primi allenamenti ha detto “lui non si tocca”. Scudetto? Il mister ha sempre detto, anche con la Juventus, di aspettare marzo. Per me il Milan quest’anno è una cosa seria. Sono d’accordo con chi ha detto che il Milan non ha una rosa per stra-dominare il campionato, ma ha le caratteristiche per fare come Pioli”.

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