Donadoni: "A livello realizzativo Gimenez non sta attraversando un momento felice, ma quando giochi con quella maglia..."
Intervistato dai taccuini de La Gazzetta dello Sport, il doppio grande ex della partita Roberto Donadoni ha presentato la sfida di questa sera tra Atalanta e Milan: "Sono naturalmente legato a entrambi i club. L’ Atalanta mi permise di diventare professionista, il Milan mi diede continuità ad alto livello e poi era la squadra per cui tifavo da bambino. Atalanta-Milan è diventata una partita di cartello".
Due attaccanti all’opposto: cominciamo da Leao, che è andato a segno per due partite di fila…
"Quando si parla di Leao si rischia sempre di esagerare, in un senso o nell’altro. Contro Fiorentina e Pisa è stato determinante con tre gol, ma il dubbio è sempre quello: è stato continuo nelle partite? Intendo, nell’aiutare la squadra con e senza palla? Ecco, per me può fare molto di più. E quando lo farà, allora potremo parlare di un calciatore davvero fondamentale per Allegri e per il Milan".
Il gol, invece, è ormai un problema per Gimenez? Non si è ancora sbloccato in campionato dopo otto giornate.
"Se pensiamo che il Milan l’ha fortemente voluto e acquistato come bomber direi di sì. A livello realizzativo Gimenez non sta attraversando un momento felice, mi pare evidente. L ’impegno non manca, ma se giochi con quella maglia è logico che la gente poi si aspetti di più da un centravanti".
Cosa la sta convincendo della squadra di Allegri?
"Di sicuro che sia appunto “più squadra” rispetto alla scorsa stagione. E in questo credo sia stato fondamentale, oltre all’allenatore, l’arrivo di Modric. Il croato è un esempio e trascina anche i compagni".

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