F. Galli: "Ho trovato una relazione su Bartesaghi fatta da un suo tecnico quando lui aveva 10 anni..."

F. Galli: "Ho trovato una relazione su Bartesaghi fatta da un suo tecnico quando lui aveva 10 anni..."MilanNews.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 00:10News
di Antonello Gioia

Filippo Galli, ex calciatore, si è così espresso a MilanVibes su Davide Bartesaghi: “Sono sorpreso non perché non me lo aspettassi, perché non c’era un focus su determinati giocatori piuttosto che su altri, ho trovato una relazione fatta da un suo tecnico quando lui aveva 10 anni, si è sempre parlato di una sua mancanza di personalità, secondo me è sempre stata una valutazione non corretta, perché Davide era un ragazzo timido, sulle sue, taciturno, e questo un pochettino se lo portava in campo, però io credo che la personalità non debba essere considerata soltanto il fatto che uno sia esuberante in campo, che debba avere certi atteggiamenti, io credo che la personalità sia un tratto e non so quanto si possa modificare, spesso la confondiamo con la conoscenza, la competenza, quello che uno sa fare in campo, quindi non necessariamente uno deve mostrarsi un “Rambo” per essere considerato un buon giocatore.

Sta acquisendo consapevolezza, fiducia, è il frutto dell’accompagnamento grazie allo staff di Allegri, di chi li ha preceduti, che stanno facendo in modo che Davide riesca ad essere un giocatore che può essere considerato un titolare nella prima squadra del Milan. Non dimentichiamo che i meriti vanno a lui, vanno alla famiglia, vanno a chi l’ha saputo accompagnare in questi anni di formazione, poi i meriti vanno anche al ragazzo stesso perché agli stessi ragazzi va data la giusta responsabilità, di saper scegliere, da chi affiancarsi, con chi stare, anche nelle amicizie. Credo che ogni traiettoria di carriera sia così difficile da poter prevedere. Secondo me non c’è tutta questa verità, si può pensare che un giocatore arrivi, che ha questo talento, però il modo in cui viene educato questo talento fa tutta la differenza; ci sono le teorie innatiste che dicono che il talento c’è o non c’è, non è esattamente così, perché ha bisogno di essere allenato, accompagnato”.