G. Galli: "Due anni hanno portato al depauperamento dell'immagine del Milan. Mi auguro ci sia un esame di coscienza da parte di tutti: questo non può essere il Milan"

Durante la presentazione del Memorial Niccolò Galli, Giovanni Galli ha parlato dell'edizione di quest'anno e delle novità che porta: "L'orgoglio è la storia di questi 23 anni, con tanti ragazzi che ci hanno contattato per un recupero e una riabilitazione. Quest'anno siamo in una doppia veste, consegneremo un'ambulanza alla Misericordia di Campo di Marte giovedì 22 maggio che era il compleanno di Niccolò, e poi nel mese di luglio finalmente apriremo un campino di calcetto ai giardini di Niccolò. E' stato un percorso importante e speriamo che i cittadini di Firenze siano contenti, soprattutto i bambini".
C'è un progetto che ti piacerebbe veder realizzato prima della prossima edizione?
"Devo ringraziare tutti perché quando alzo il telefono vedo che c'è sempre disponibilità, lo stesso Rocchi. Alessandro Del Piero è partito alle 7 e mezza di stamattina per essere qui, non c'è attestato più grande di fiducia nella persona e nella fondazione. Io sono il frontman ma alle spalle abbiamo un movimento, abbiamo tantissime persone che lavorano per i nostri obiettivi. Abbiamo tanti sogni, stiamo aiutando due colleghe di un'altra fondazione e ci sono tante cose che vorremmo fare".
Milan sconfitto ieri a Roma: è una stagione fallimentare?
"Per le abitudini del Milan penso proprio di sì, credo sia il frutto di due anni di lavoro che hanno portato al depauperamento dell'immagine del Milan. Credo che i giocatori bravi ci siano ma che siano state sbagliate tante cose e mi auguro che a fine stagione ci sarà un riesame da parte di tutti e un esame di coscienza da parte di tutti, questo non può essere il Milan".
A proposito di stagioni fallimentari, c'è stata contestazione ieri al Franchi di Firenze:
"Nonostante la squadra abbia ottenuto risultati importanti, con otto vittorie di fila e successi di prestigio con tutte le big tranne il Napoli, non è riuscita ad avere continuità. Quei successi erano frutto di entusiasmo contagioso, ma se non c'è una idea di calcio e una identità precisa, se tutto è lasciato alla bravura del singolo, questi sono i risultati. Anche ieri la Fiorentina ha guardato giocare il Bologna e l'ha punito con tre contropiedi. Domenica a Udine cosa succederà? Bisogna vedere cosa vorrà fare l'Udinese, se loro vorranno giocarsela la Fiorentina avrà tante chances".
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