Gabbia: "Ibra è un esempio. L'infortunio al ginocchio? Pensavo di essermi rotto il crociato"

Gabbia: "Ibra è un esempio. L'infortunio al ginocchio? Pensavo di essermi rotto il crociato"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 12 febbraio 2021, 13:58News
di Enrico Ferrazzi

Matteo Gabbia ha incontrato virtualmente i ragazzi del liceo dello sport “Marco Pantani” di Busto Arsizio, cioè la scuola superiore che ha frequentato il difensore del Milan. Il giocatore rossonero ha parlato anche del suo ultimo infortunio al ginocchio: "Mi sono messo a piangere perché pensavo di essermi rotto il legamento crociato del ginocchio - riporta informazioneonline.it -. In quel momento ero molto agitato e preoccupato, anche perché avevo molto male. Poi, per fortuna, le cose si sono risolte per il meglio e dopo due mesi sono di nuovo pronto a scendere in campo". 

L'ESEMPIO DI IBRA - Gabbia ha poi raccontato com'è allenarsi e giocare con Zlatan Ibrahimovic: "Arriva un'ora e mezza prima al campo e se ne va un'ora e mezza dopo l'allenamento. Se lo fa lui a 39 anni, dopo tutti i successi che ha ottenuto, perché non posso farlo io a 20? In questo senso Zlatan è un esempio. Dà sempre il massimo per ottenere il meglio. Principalmente ci fa capire che dietro ogni successo c'è sempre un duro lavoro". 

L'ESORDIO IN A - E sul suo esordio in Serie A con la maglia del Milan, il giovane difensore milanista ha spiegato: "È successo tutto talmente in fretta che non ho avuto la possibilità di pensare. Mi sono spogliato e sono entrato in campo a fare il mio lavoro. Piuttosto, ho realizzato a fine partita, quando l'adrenalina è scesa. Lì ho capito che avevo realizzato il mio sogno". 

PASSIONE E COSTANZA - Prima di terminare la chiacchierata con i ragazzi, Gabbia ha parlato così della sua esperienza: "Non c'è mai stata un'età per rendermi conto di poter diventare un calciatore professionista. Ci ho sempre messo tanta passione e costanza. Anche oggi che sono arrivato ad alti livelli e mi sono tolto alcuni dei sogni che avevo da bambino, penso sia ancora importante e fondamentale mantenere questo punto di vista, nel mio lavoro come nella vita".