Garlando: "Non è un caso che Allegri e Conte abbiano vinto più scontri diretti"
In testa al campionato, oggi, ci sono Milan e Napoli. In altre parole, a guardare tutti dall'alto verso il basso - ma non è una certezza in questa stagione vista la mutevolezza della classifica - sono mister Massimiliano Allegri e mister Antonio Conte. Due tecnici che hanno dominato il calcio italiano negli ultimi 15 anni e lo hanno fatto perseguendo strade anche molto simili. Dei due allenatori ne ha parlato il giornalista Luigi Garlando nel suo pezzo di commento uscito oggi sulla Gazzetta dello Sport.
Garlando su Allegri e Conte: "Il blocco basso impenetrabile che Conte ha opposto a Gasperini dopo il vantaggio è quello che monta Allegri ad ogni partita. La transizione fulminea che ha portato in gol Neres, dopo la palla scippata da Rrahmani a Koné, assomiglia a quella che ha portato in rete Pulisic nel derby, dopo lo scippo di Fofana a Calhanoglu. Due piccoli registi dal grande cervello (Lobotka-Modric) fanno girare la giostra e, ai loro fianchi, mezzali vitaminiche dalle gambe forti e dalla conduzione lunga. Difensori in genere bloccati, ma con l'irruzione a sorpresa in canna (Di Lorenzo-Pavlovic). Leao non è nato centravanti come Hojlund, ma sta imparando ed è costretto a restare nel vivo del gioco. Conte e Allegri sono i due tecnici che più marchiano le rispettive squadre con il loro carisma. Non è un caso che abbiano vinto più scontri diretti degli altri":

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