Marani sul nuovo stadio: "Milan e Inter abituate a convivere. San Siro? I romantici si devono rassegnare"

Marani sul nuovo stadio: "Milan e Inter abituate a convivere. San Siro? I romantici si devono rassegnare"MilanNews.it
mercoledì 10 luglio 2019, 19:12News
di Fabio Anelli

Matteo Marani, presente nell'edizione pomeridiana di Sky Sport 24, ha parlato così del progetto di Milan e Inter per un nuovo stadio: “Inter e Milan cercano di dotarsi di un impianto moderno, all’avanguardia, alla pari con la concorrenza internazionale. I primi venti/trenta club internazionali hanno tutti uno stadio di proprietà. È un’accelerazione forte. Ci sono due posizioni, quella di Milan e Inter e quella di Sala, che predilige il vecchio San Siro dove vorrebbe siano inaugurate le Olimpiadi. Credo che in questo senso prevarrà la posizione di Sala. Milano si è candidata alle Olimpiadi come Comune di Milano. È una notizia bella. Non ci sono pretendenti, a parte il Bayern Monaco che per alcuni anni ha condiviso lo stadio con il Monaco 1860 ma la disparità è netta, tra grandi club di questo livello che condividono lo stadio. La motivazione è il dividere le spese economiche. Parliamo di investimento da un miliardo e 200 milioni. Togliere già il vecchio San Siro è un lavoro gigantesco. Serviranno molti soldi. L’area poi diventerà polifunzionale.

Parliamo di un quartiere importantissimo di Milano in una zona di sviluppo, come City Life o piazzale Lotto, si intreccia anche con il futuro dell’Ippodromo Snai. È giusto che sia fatto lo stadio ma bisognerà trovare una convivenza fruttuosa. Lo stadio è anche identità, in questo caso l’impianto sarà più della città e meno dei due club. Va anche detto che dal dopoguerra, Milan e Inter sono state abituate come nessun altro in Europa a giocare nello stesso impianto e dividerlo. San Siro è iconico anche nell’idea delle tifoserie che se lo sono diviso. Immagino led per alternare i colori rossoneri e nerazzurri. Io credo che Sala volesse un investimento sulla ristrutturazione di San Siro, questa è però quasi impossibile. I romantici si dovranno rassegnare, c’è un principio di realtà. È difficile poi lavorare in un impianto dove si deve giocare tutti i weekend e in settimana. In questo modo si aggira il problema, mentre si costruisce il nuovo stadio si lavora a quello vecchio. Credo ci vorranno sei anni per concludere lo stadio, bisognerà vedere anche i costi. Sarà un grande investimento ma necessario per Milano. Applaudo a questa cosa".