MN - Caressa: "Siamo un po’ di parte su Rino e ci auguriamo che possa fare delle grandi cose, e sono convinto che le possa fare a patto che si tranquillizzi"
Fabio Caressa, noto giornalista e telecronista di Sky Sport, a margine della presentazione del Galà del Calcio AIC ha parlato di vari temi caldi, tra cui la Nazionale di Rino Gattuso.
L’Italia è crollata contro la Norvegia, c’era da aspettarselo?
“No, non c’era assolutamente da aspettarselo. Dopo un buon primo tempo la squadra si è liquefatta in modo preoccupante, evidentemente è una squadra che non è a posto emotivamente. Credo che ci siano alcune cose che vadano necessariamente messe a posto entro marzo, e non sono sicuro che cambiare modulo da una partita all’altra possa aiutarli. Anzi, credo di no, bisogna partire con le idee chiare. Bisogna fare delle scelte anche dolorose, ma precise rispetto a quello che dice il campionato. Su Rino dico sempre che sono troppo di parte per esprimere un giudizio e questo credo che valga per molti di noi. Siamo un po’ di parte su Rino e ci auguriamo che possa fare delle grandi cose, e sono convinto che le possa fare a patto che lui si tranquillizzi. Anche lui deve essere consapevole delle sue capacità che ha già dimostrato e poi portare con tranquillità la Nazionale ai playoff. Secondo me la cosa più importante è la tranquillità, che è la cosa che ho visto mancare in queste partite, cioè una certa tranquillità che arriva da una convinzione nei propri mezzi. Non è una squadra scarsa, è una squadra che non ha dei picchi ma che può fare sicuramente bene a patto che mantenga tranquillità, cosa che in tutte le partite non ho visto.
Contro Moldova siamo partiti bene nei primi 10 minuti, non abbiamo fatto gol e ci siamo spaventati e liquefatti. Con la Norvegia ci siamo liquefatti all’andata e ci siamo liquefatti al ritorno. Credo che prima di tutto questo sia un elemento da mettere a posto, poi tante altre cose. Serve una squadra più fisica, bisogna ripartire dalle due punte che giocano vicine che sono una cosa che funziona meglio sicuramente. Sicuramente con la difesa a tre e i due a tutta fascia si rischia un po’ troppo, bisogna giocare con una squadra più corta e andare di più in verticale, il possesso palla ormai non lo fa più nessuno. Io ho sempre pensato che fosse una cosa inutile, ma non perché lo dico io ma perché lo dicono le statistiche. Le statistiche dicono che da possesso palla si segna meno dell’1% dei gol. Se tu riconquisti palla in avanti i numeri salgono al 43%. E i numeri non sono un’opinione”.

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