MN - Di Stefano: "In questo Milan devi far segnare le mezzali e Zirkzee l'ha fatto benissimo a Bologna"

Direttamente dal ritiro della Nazionale, Peppe Di Stefano è intervenuto nella live su Twitch di MilanNews parlando del suo libro in uscita, scritto a quattro mani con Carlo Pellegatti, "C'è solo un Presidente", che narra aneddoti sulla vita di Silvio Berlusconi, raccogliendo più di 120 testimonianze, e dell'attualità del mondo Milan.
L'Inter viene vista un po' come la società modello: Lautaro deve rinnovare e rinnova. Serve riconquistare la fiducia dei tifosi?
"Quelli dell'Inter sono dei bei segnali, di forza: in due settimane hanno risolto un problema di mesi. Dipende da cosa vuole fare la società: il bilancio è ok, ma se vuoi vincere come due anni fa ti può capitare ogni dieci o quindici anni, perché hai vinto in un campionato di "normali". Se c'è una squadra di alieni il Milan non tiene il ritmo. Alcune squadre, ad oggi, sono più strutturate del Milan".
Qual è il nome per l'attacco che può far cambiare un po' il vento?
"A me quello che ha eccitato di più è Zirkzee, perché è un giocatore da San Siro, un giocatore bello, non da 40 gol all'anno ma di classe, che gioca con la suola. E poi nel Milan spesso devi far segnare le mezzali, e lui l'ha fatto benissimo a Bologna. La mia idea è questa. Se l'Inter non avesse Lautaro, se la Juve non avesse Vlahovic, prenderebbero lui. Il Milan non ha Giroud, deve prendere lui, perché è di livello altissimo, ha 22 anni, tra 4/5 anni giocherà al Barcellona o al Manchester City. Illumina le partite con giocate assurde, da trequartista".

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