MN - Perinetti: "Questo il messaggio che ha lanciato mia figlia prima di andare via..."
Durante l'evento tenutosi in Mondadori Store in Duomo questo pomeriggio in cui si presenta il libro di Giorgio Perinetti "Quello che non ho visto arrivare", dedicato alla figlia Emanuela deceduta nel 2023 a causa dell'anoressia, l'autore del libro ha rilasciato una breve intervista in cui ha risposto a diverse domande. Queste le sue parole:
Cosa è stato ripercorre questa vicenda ? "Non facile sicuramente, ho voluto che fosse un racconto crudo, nudo, che potesse rendere il disagio di un genitore di fronte a un problema così grande e al modo di trovare una soluzione che non c'era probabilmente. Il messaggio finale è quello che ha lanciato mia figlia gli ultimi giorni quando, dopo aver sempre negato la necessità di cura, ha cercato sempre di vivere, sopravvivere, attaccata alla vita, e forse questo mi dice che forse possiamo aiutare qualcuno con questo messaggio. Se si salva anche solo una ragazza abbiamo fatto la cosa giusta.
In tanti le sono stati vicino, c'è qualcosa di particolare che si è sentito di dire ? "La grande comunità del calcio, quello che è stato il time della mia vita è chiaro che sono grato a tutto il calcio che mi ha sempre mostrato solidarietà. Al di là di questo la finalità è sperare di essere utile, portare un piccolo contributo, dare forza anche all'associazione che si occupa di questo problema e quindi cercare di riportare un minimo mesgio di speranza come mia figlia gli ultimi giorni ha cercato di mandare.
È rimasto stupito di questa grande vicinanza del mondo del calcio ? "Due considerazioni, la prima è che i miei 50 anni quest'annio di calcio evidentemte sono stati spesi in maniera corretta altrimenti non avrei tanti amici vicini, tanta gente del calcio vicina. Quetso vuol dire che quando ci si comporta in maniera corretta la gente ti rimane vicino. La seconda è che si sono tutti vicino a me ma tantissimi sono qui per ricordare e salutare Manuela. Lei amava il calcio, ha dato tanto per questo lavoro e tanti sono qui per ricordare lei"
E' un libro che vuole essere una testimonianza per giovani e genitori ? "L'ho scritto in quel modo perchè volevo che fosse un dichiarare la propria inadeguatezza da genitore ad altri genitori. Allo stesso tempo di non spaventarsi perchè si può combattere, quindi non arrendersi e cercare di stare vicino con tenerezza ai propri figli e cercare di uscire dai problemi con loro"

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