Natale a Riad

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Ieri alle 22:48News
di Manuel Del Vecchio

Il cinema dei fratelli Vanzina, tra un De Sica "delicatissimo", un Enzo Salvi trasgressivo e un Massimo Boldi caciarone, ha fatto ridere per anni gli italiani nel periodo natalizio. Con il tempo il format ha perso la sua forza originale, ma i vari "Natale a..." hanno segnato, magari non sempre in modo positivo, un periodo importante del cinema del Bel Paese. 

Da qualche anno c'è però un nuovo appuntamento che arriva puntuale e che ha ridato forza alla commedia all'italiana. La fortunata serie in questione si chiama "Natale a Riad" e per qualcuno è già un nuovo classico.

I suoi punti di forza? Pochi, ma d'impatto. Il più importante? Fa sbellicare dalle risate. Si parte con un trofeo, chiamato Supercoppa Italiana, che si va a giocare in Arabia Saudita.

Ci sono i fischi durante il minuto di silenzio dedicato ad un'icona del calcio italiano. Ci sono gli stadi semi-vuoti, ci sono tifosi, agghindati di tutto punto con i colori sociali delle "proprie" squadre, che esultano quando un proprio giocatore sbaglia un rigore.

Ci sono rientri in Italia disorganizzati e ci sono ovviamente i tanti tormentoni che fanno poi la fortuna di queste opere di finzione. "È tutta colpa della pirateria". E giù a sganasciarsi. "Abbiamo incontrato in giro i tifosi con i cappellini delle due squadre", e iniziano a scendere le lacrime per le troppe risate. "È un sacrificio da fare per internazionalizzarci", e i cinema esultano.

Questo prodotto sta avendo così tanto successo che gli illuminati produttori hanno in mente di portare il format anche oltreoceano. Se Natale a Riad ha salvato il cinema italiano siamo tutti in trepidante attesa di capire cosa succederà quando il cinepanettone verrà girato in Australia.

Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.