Nuovo acquisto e colonna portante o flop? Il futuro a due strade di Caldara

Si dice che più di qualche tifoso milanista abbia pensato di chiamare "Chi l'ha visto" per avere informazioni su Mattia Caldara ma ancora nessuno ha avuto il coraggio di farlo. A parte gli scherzi e una velata ironia, il difensore di origini bergamasche sin qui è stato un vero e proprio oggetto del mistero in casa rossonera. Arrivato nell'estate del 2018 nell'operazione che ha coinvolto gli attuali bianconeri Higuain e Bonucci, l'ex centrale atalantino sembrava poter formare con Romagnoli una coppia difensiva tutta italiana su cui costruire il Milan del futuro. E Invece? Invece la malasorte ha voluto mettersi in mezzo gettando il giovane Mattia in un calvario fatto di infortuni e ricadute che lo ha visto in campo con la maglia rossonera in sole due occasioni. 65 partite fuori, un record o quasi, sono la quota di assenze per Caldara che tuttavia sembra sulla via del ritorno in campo.
Qualche partita in primavera e una serie di panchine in queste ultime uscite stagionali sembrano l'anticamera di un suo esordio in campionato nel 2020, quello che dovrà essere inevitabilmente il suo anno. Gennaio e i prossimi mesi di campionato, infatti, saranno i giudici delle prospettive di Caldara in rossonero: Mattia sarà un flop o un nuovo acquisto che diventerà una colonna portante del Diavolo? I tifosi rossoneri e la dirigenza milanista, chiaramente, si augurano la seconda possibilità che Caldara dovrà rendere realtà solo ed esclusivamente in campo.

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