Pagni: "Il mercato del Milan positivo per entrate e risparmi, ma bocciato in uscita"

Pagni: "Il mercato del Milan positivo per entrate e risparmi, ma bocciato in uscita"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 17 agosto 2019, 16:45News
di Redazione MilanNews

Questo il pensiero di Luca Pagni sul proprio blog personale:

"ll mercato del Milan, a poco più di due settimane dalla sua conclusione, è sicuramente positivo. Se fossimo sui banchi di scuola, la coppia Zvone Boban-Paolo Maldini (coaudiuvati da Ricky Massara), meriterebbe la sufficienza piena. Ma sarebbe un voto composto da due parti: un “bene, bravi, 7+” per il mercato in entrata, mentre sarebbe una insufficienza “più 4 che 5” con la matita rossa per il mercato in uscita.

Il Bollettino sarà pronto a cambiare il suo giudizio da qui alla fine della sessione estiva di calciomercato. Ma date le premesse e le indiscrezioni sugli ultimi movimenti, è chiaro che lo spazio di manovra per poter arrivare a ridosso della sufficienza in uscita è molto stretto, visto che l’unica trattativa in corso è quella che potrebbe portare l’argentino Angel Correa dall’Atletico Madrid attraverso una triangolazione con una squadra spagnola cui cedere Andre Silva.

Partiamo dalla parte positiva. Il Milan ha speso, fino a questo momento, circa 85 milioni per cinque nuovi giocatori. Senza pagherò, senza rate, senza presiti con diritti od obbligo di riscatto, tutti pagati cash per intero. Saranno tutti scontati nel prossimo bilancio, tutti ingaggiati con contratti di cinque anni, in modo che l’investimento costi attorno venga ammortizzato per circa 17 milioni all’anno. Per intenderci: è la stessa cifra che l’Inter ha speso per un solo giocatore. L’Inter è anche ottava in classifica per somme impegnate sul mercato tra i club erupeoi, ma con alcuni giocatori presi con la formula del prestito con obbligo o diritto di riscatto.;

Il voto al mercato del Milan in entrata è positivo perchè sono arrivati giocatori giovani di qualità che potrebbero un domani utilizzati nel player trading, ma soprattutto hanno ingaggi sotto la media. E’ chiaro che sarà poi il campo a dare il giudizio definitivo, ma si può almeno dire che il MIlan non ha speso cifre esagerate e che ha puntato su scommesse accettabili. Inoltre, considerando che il club rossonero ha chiuso il rapporto con alcuni giocatori svincolati con ingaggi mediamente alti (Bertolacci, Montolivo e Abate su tutti) ora si trova nella condizione di rispettare un rapporto tra costo della rosa e ricavi complessivi che non supera il 70 per cento, un parametro considerato indispensabile per avere i conti in regola e rientrare nei paletti del fair play finanziario.

Il giudizio sul mercato in entrata vale di più sul fronte economico che su quello tecnico. Non è arrivato il colpo che fa sognare i tifosi (e fa fare il pieno di abbonamenti), ma era chiaro fin dall’inizio che per quest’anno non era previsto. E manca ancora una punta che possa dare il cambio a Piatek e Leao. Così come Suso trequartista sembra più una soluzione di ripiego perché nessuno è stato disponibile a versare la cifra chiesta dal Milan per lo spagnolo.

Deludente, fino a questo momento, il mercato in uscita. A parte il giovane Djalò (operazione più che positiva perché valutato 5 milioni e preso un anno fa per molto meno), di fatto è uscito il solo Patrick Cutrone. Un sacrificio fatto per il bilancio, perché il giovane cresciuto nella cantera avrebbe potuto ancora dire la sua e sarebbe stato utile. Ma, del resto, era l’unico ad avere un mercato certo, a sua volta considerato come un giovane promettente anche all’estero.

Tutte le altre trattative, al momento, sono andate a vuoto: i risultati del campionato degli ultimi due anni (che ne hanno abbassata la valutazione non solo economica) e gli ingaggi “generosi” con cui sono arrivati al Milan due anni fa frenano la la loro uscita. E qualcuno ha fatto capire che non vuole lasciare Milanello e giocarsi le sue carte a San Siro, visto che la società ora si è rimessa sui binari del rilancio.

Finirà che il Milan sarà costretto a dare qualche giocatore in prestito, almeno per limare una parte delle spese per ingaggio, rinviando il problema alla prossima stagione. Ma come detto, il Bollettino è pronto a rivedere il giudizio nel caso qualcosa cambi da qui al 2 settembre".