S. Mancini su La Stampa: “Da Sanremo a Quid Game, al 40enne Ibra non bastano i gol”

Il giornalista, Stefano Mancini, si focalizza tra le pagine de La Stampa su Zlatan Ibrahimovic: “La prima volta che Ibra ha ammesso di essere invecchiato (credendoci) è stato forse domenica sera dopo Roma-Milan: quando ha saputo che la sua punizione dell'1-0 aveva toccato “solo” i 101 chilometri l'ora ha fatto una smorfia. […] Lo svedese corre meno e si rompe di più, ma il talento è rimasto lo stesso. […] Ibra, però, è anche altro.
È innanzitutto carisma e prestigio, un allenatore in campo o in panchina, dove va a sedersi per il puro gusto di sostenere, consigliare e persino sgridare la squadra, quando serve. […] L'anno scorso si è fatto dare un passaggio in moto da uno sconosciuto per andare a Sanremo, ieri è apparso in rete in un video nelle vesti di concorrente di Squid Game, la popolarissima (e violenta) serie tv coreana, assieme al tiktoker Khaby Lame. Oltre la persona c'è il personaggio, il campione dalla faccia sporca, l'opposto della perfezione estetica di un Ronaldo”.

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