Serafini dopo la sconfitta del Milan: "Il disastro è stato mentale non fisico"

Il noto giornalista Luca Serafini ha esternato il suo pensiero su Facebook dopo la brutta sconfitta rimediata dal Milan contro lo Spezia.
"Scorticare tutti per buttare a mare tutto, non è produttivo. Del resto, minimizzare è ancora meno utile. Penso che giocando ogni 3 giorni, spessissimo in emergenza, la tensione sia sempre rimasta alta di suo. Non appena la rosa è tornata quasi al completo e per una volta si sono giocate 2 partite (per di più abbordabili sulla carta) in 15 giorni, il calo di concentrazione sia stato fisiologico: già per un’ora contro il Crotone si era visto. Avevo iniziato il dopo-partita, 7 giorni fa, con queste testuali parole: “Abbiamo vinto 4-0 quindi posso permettermi di essere severo, per una volta”. L’atteggiamento non mi era piaciuto. Ieri sera Romagnoli ha detto: “Forse abbiamo sottovalutato la partita” e Pioli ha aggiunto, con grande onestà: “Se è così è colpa mia, perché in allenamento non me ne sono accorto”.
Non è questione di maturità, né di personalità. Ricordo il Milan campione d’Europa, con un’esperienza internazionale straordinaria e un tasso tecnico elevatissimo, vincere 4-1 all’andata con il Deportivo La Coruna (squadra di mezza classifica spagnola all’epoca) e venire eliminato al ritorno in una notte simile a quella di ieri. I meriti dello Spezia sono stati molti e indiscutibili, ma il Milan non c’era proprio.
I carichi atletici di queste 2 settimane soni stati mirati, ma la debacle di ieri è stata mentale, non fisica: il disastro vero è stato l’atteggiamento. In questi casi, per assurdo, l’allenatore non deve né fare strigliate né alzare la voce, perché ognuno legge da solo dentro se stesso e capisce che così proprio non va.
Quello su cui ogni giocatore, al netto di una condizione non ottimale per tutti (e di sicuro ieri non è stato un problema di formazione), deve lavorare mentalmente per conto suo, è il pensiero che senza dare il massimo, ma proprio il massimo, in qualsiasi occasione, rischi in breve tempo di rovinare quanto di grandioso costruito in questi mesi.
Queste lezioni hanno un senso se non gli si dà seguito, se non si pensa che sia stato solo un incidente ma anzi che i meriti dell’avversario sono pari alla tua nullità. Per quanto preparato, organizzato e libero da assilli di classifica, lo Spezia lo hai fatto sembrare il Brasile del ‘70. È colpa tua, caro Milan. Rialzatevi, e fateci capire che non ci siamo sbagliati sognando...".

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