Serafini: "Mi auguro ardentemente di vedere Leao più presente, più intenso, più costante, più determinato"

Serafini: "Mi auguro ardentemente di vedere Leao più presente, più intenso, più costante, più determinato"MilanNews.it
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Oggi alle 00:10News
di Antonello Gioia

Nel corso del suo editoriale su MilanNews.it, il giornalista Luca Serafini si è così espresso su Rafael Leao: "Come tutti, mi auguro ardentemente di vederlo più presente, più intenso, più costante, più determinato: vero che la sua natura è svolazzante, nella vita però si può cambiare per migliorare. Altrimenti è inevitabile subìre critiche feroci, sfottimenti, smorfie di disappunto, cattiverie gratuite come la presunta (smentita) sfuriata di Allegri negli spogliatoi a Torino dopo la partita. Ancora oggi il futuro di Rafa Leao è sulle spalle di Rafa Leao: prendere o lasciare. Non sono 2 gol sbagliati a cambiare il giudizio: lo saranno i numeri da qui alla fine della stagione".

I PROBLEMI DALLA SOSTA

La sosta nazionali sta condizionando e non poco quello che sarà il rientro al lavoro del Milan di Massimiliano Allegri. Rafa Leao, Alexis Saelemaekers e ora Christian Pulisic. Situazioni da valutare, esami che possono cambiare i piani di Max sia per la gara contro la Fiorentina ma soprattutto per quello che sarà il futuro a breve termine. Se la coperta è più o meno adatta a sopportare degli incidenti di percorso, ciò che il Milan deve fare è molto chiaro: evitare un calo mentale che, unito a un calo fisico, potrebbe condizionare la ripresa del campionato. Si sa che al rientro dopo uno stop forzato le cose possono cambiare, e rispetto al passato è qui che al Milan viene richiesto un click mentale. Allegri è la soluzione perfetta per far sì che ogni pedina del proprio scacchiere possa tornare in campo nella migliore condizione possibile. Importante sarà l'apporto tecnico e mentale di tutto il collettivo, perché questi infortuni possono portare alla ribalta chi fino a ora per un motivo o per un altro ha avuto poco spazio. Allegri vuole e deve capire che gruppo ha, non 11 titolari ma una squadra che nel momento del bisogno può colmare delle assenze. Si diventa grandi anche attraverso momenti così.