1000 giorni di Cardinale al Milan: una marea di parole, progetti millantati e un grande fallimento. Però c'è una speranza

1000 giorni di Cardinale al Milan: una marea di parole, progetti millantati e un grande fallimento. Però c'è una speranzaMilanNews.it
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martedì 27 maggio 2025, 12:00Primo Piano
di Antonello Gioia

Esattamente 1000 giorni fa, Gerry Cardinale diventava ufficialmente azionista di maggioranza del Milan tramite RedBird, presentandosi con queste parole: "La nostra visione per il Milan è chiara: supporteremo i nostri talentuosi giocatori, allenatori e staff nel loro impegno a raggiungere il successo in campo e per consentire ai nostri tifosi di condividere le straordinarie esperienze di questo Club storico. Faremo in modo di sfruttare la nostra rete globale di sport e media, la nostra esperienza nella raccolta e analisi dei dati, il nostro track record nello sviluppo di stadi sportivi e ospitalità per raggiungere un obiettivo: mantenere il Milan al vertice del calcio europeo e mondiale".

Fallimento
Tutte le promesse sono state ampiamente disattese, innanzitutto - a mio modesto parere - per la poca umiltà con cui ci si è approcciati al calcio (italiano in primis), testimoniata da dichiarazioni, slogan, progetti millantati e dalle figure (nessuna, prima di Tare, era nel proprio ruolo) a cui si è scelto di affidarsi. 

Speranza
La speranza a cui aggrapparsi per i milanisti è che la dirigenza abbia capito di aver fallito. E non solo a parole. La contestazione di sabato è stata recepita e sanno perfettamente di essersela "meritata". Ma servono i fatti: fare autocritica con le labbra è inutile, serve dimostrare. Tare è un primo passo, l'allenatore sarà il secondo, cessioni (capiremo cosa succederà con Reijnders) e rinnovi il terzo e così via. 1000 giorni di te e di me e, per ora, "una storia che va a (non fatemelo scrivere, ndr)", come canta Baglioni. Poi si ricomincia e il calcio regala sempre altre chance.