A Udine sembrava di giocare in casa: attesa per rivedere San Siro così

A Udine sembrava di giocare in casa: attesa per rivedere San Siro cosìMilanNews.it
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Oggi alle 17:00Primo Piano
di Pietro Mazzara

Che abbiate visto la partita dallo stadio o da casa, una cosa è apparsa certa: ieri sera il Milan ha giocato in casa. Come, direte, ma la partita si è disputata a Udine: come è possibile? Possibile, possibile. Eccome se è stato possibile. Perché la Curva Sud, esattamente come a Lecce, è stata trascinante, potente, presente, dominante a livello vocale e scenico, riducendo la tifoseria dell’Udinese al ruolo di comparse. La squadra, fin dal riscaldamento, ha applaudito i propri tifosi, li ha cercati con lo sguardo e ha aizzato le orecchie per sentirne i cori e gli incitamenti. Rabbiosa e coinvolgente, poi, l’esultanza di Christian Pulisic e di tutta la squadra dopo il gol dello 0-3, con sguardi fortemente milanisti tra i calciatori e la loro gente. 

“Questa è la tifoseria del Milan”
Il virgolettato è un’interpretazione del pensiero di tutti quelli che vogliono bene al Milan. I giocatori sperano, settimanalmente, di leggere buone notizie sul ritorno del tifo organizzato anche in casa. La dirigenza, che ieri sera ha apprezzato ulteriormente il calore e il supporto dei propri ultras e tifosi dei club AIMC, sta continuando a lavorare per far si che si trovi la soluzione giusta per rimettere le cose a posto, sotto tutti i punti di vista. Perché in tutta questa vicenda, che vede coinvolte le istituzioni nel ruolo di coloro che bloccano gli strumenti basilari del tifo, è il Milan la vittima finale. Ma se da una parte è vero che ci si è svegliati in ritardo per risolvere una problematica così importante, dall’altra è ora di arrivare ad una soluzione. 

Attesa e passi concreti
C’è attesa per quello che accadrà nelle prossime due gare casalinghe, ovvero Lecce in Coppa Italia e Napoli in campionato (con probabile divieto di trasferta per i residenti in Campania).
La tifoseria organizzata del Milan nelle scorse settimane, ha fatto delle importanti rinunce sulla questione striscioni, presentandone alcuni nuovi che possano rappresentare degnamente i ragazzi che frequentano la Sud. Stesso discorso per le bandiere. Poi c’è la questione black-list, che ha impedito ad una cinquantina di persone (i principali coordinatori del tifo organizzato), di non poter rinnovare il loro abbonamenti al secondo blu. Anche in questo caso la Curva ha fatto un ulteriore passo rendendosi disponibile ad acquistare i biglietti partita per partita (spendendo più del doppio rispetto al costo dell’abbonamento), a patto di aver la garanzia di avere il tagliando per tutte le partite.

L’unica certezze è che il Milan ha bisogno della sua gente, quella che sa trasformare San Siro da un teatro muto in un inferno d’amore per i colori rossoneri.