Camarda, squilli da "giocatore". Primo assist in partite ufficiali col Lecce

Camarda, squilli da "giocatore". Primo assist in partite ufficiali col LecceMilanNews.it
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di Manuel Del Vecchio

Durante queste settimane estive i tifosi rossoneri, tra mercato ed amichevoli del nuovo Milan di Max Allegri, hanno sempre tenuto lo sguardo, oltre che sulla propria squadra, anche su Francesco Camarda. Il classe 2008, dopo una stagione straniante e non organizzata al meglio tra Primavera, Milan Futuro e Prima Squadra, ha scelto di essere ceduto in prestito per giocare con più continuità in Serie A e mettersi finalmente alla prova con il livello più alto del nostro calcio. L'attaccante è stato ceduto al Lecce in prestito con diritto di riscatto e controriscatto, più premi vari a favore dei salentini in base ai gol e agli assist che Francesco metterà a segno: il Lecce è incentivato a valorizzare un calciatore non suo, Camarda va a giocare in una piazza molto importante di Serie A famosa per il suo ottimo lavoro con i giovani ed il Milan, che dopo un ottavo posto difficilmente potrà permettersi di sbagliare stagione e di aspettare qualcuno, non corre il rischio di bruciare il suo talento più cristallino.

Anche perché un'altra stagione come quella passata, in cui non ha avuto continuità né col Milan Futuro e né in Serie A, arrivando a fine campionato a non poter disputare i play out di Serie C per non aver raggiunto il numero minimo di convocazioni, sarebbe stata solamente deleteria. A 16 anni Camarda ha firmato il suo primo contratto da professionista ed è rimasto al Milan; per far sì che arrivato ai 18 possa firmare il primo quinquennale è anche giusto dimostrargli di aver pensato un percorso sportivo all'altezza delle sue enormi potenzialità. E questo passaggio al Lecce, dopo il caos dell'anno scorso, sembra essere la strada giusta.

Siamo ancora all'inizio ma si è già visto un Camarda diverso, soprattutto fisicamente. Fin dalle prime uscite in amichevole con la squadra di Di Francesco l'attaccante ha mostrato un fisico decisamente più strutturato rispetto a quello slanciato e ancora da ragazzino degli anni passati. A quest'età è naturale avere un salto del genere in così poco tempo ma è stata comunque una bella sorpresa. E ovviamente è un cambiamento che ha avuto un riscontro anche sul campo: già nelle amichevoli, nonostante avversari non di altissimo livello, si è visto un ragazzo decisamente più a suo agio nel contatto fisico con i difensori avversari. Se negli anni passati soffriva, ed era più che naturale, la spiccata fisicità della Serie A, sia per forza che per velocità, adesso sembra essere sulla strada giusta.

Lo dimostra il grande assist confezionato ieri sera contro la Juve Stabia nei trentaduesimi di Coppa Italia. Gli avversari, che fanno la Serie B, erano comunque un bel banco di prova. La partita era vera, tosta, ad eliminazione diretta. Palla lunga per il centravanti, protezione con il corpo mentre la lascia sfilare con tre avversari intorno, controllo con dribbling in area, ottima visione di gioco e passaggio facile facile per il compagno, solissimo, in arrivo. La difficoltà qui non è nell'esecuzione, ma nella preparazione. È sembrato a tutti gli effetti un calciatore pronto a poter giocare a questi livelli. E non è scontato che, nonostante fosse praticamente una delle ultime azioni del match, Camarda sia andato per l'assist invece di cercare il tiro in porta, che probabilmente sarebbe stato rimpallato. Non è esagerazione o voler andare a trovare per forza qualcosa di positivo, ma è importante far notare, in un calciatore diciassettenne, che determinate caratteristiche fisiche, tecniche e di intelligenza calcistica si stanno sviluppando nel modo giusto. Com'è che si dice in questi casi? Sta diventando "giocatore".

Le premesse per fare bene ci sono tutte: meno pressione, una squadra che gioca un calcio offensivo con una tifoseria calda ed appassionata. Aspetto positivo bonus: uscire di casa nemmeno maggiorenni ed andare fuori dalla propria zona di comfort ha un valore inquantificabile. L'unico dispiacere è che il ragazzo segnerà il primo gol in Serie A con una maglia diversa da quella rossonera. Ma ci sarà tempo e modo anche per tornare a San Siro e fare quello che per ora, in tutte le categorie, gli è riuscito meglio: gol.