Cerci e poi El Shaarawy: le casse rossonere respirano e il mercato può sbloccarsi

Cerci e poi El Shaarawy: le casse rossonere respirano e il mercato può sbloccarsiMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 22 gennaio 2016, 17:01Primo Piano
di Matteo Calcagni

Dopo la doccia fredda e inaspettata del mancato trasferimento di Luiz Adriano allo Jiangsu, sul quale però Galliani era stato prudentissimo nell'esporsi, il Milan e soprattutto le sue casse iniziano a respirare con un'altra partenza, anzi due. Oggi è arrivata l'ufficialità del passaggio di Cerci al Genoa e si è concretizzata in positivo l'operazione El Shaarawy-Roma. Il Faraone interessava ai giallorossi e la trattativa era impostata, ma il cambio di allenatore e le decisioni su uscite/entrate avevano rallentato il tutto. I quattordici milioni sfumati pesano e peseranno, ma il mercato del Milan, pur senza impennare, avrà la possibilità di sbloccarsi.

NUOVE USCITE PER IL MERCATO - Il Milan risparmierà lo stipendio di Cerci da qui fino a giugno e guadagnerà due milioni dal prestito oneroso di El Shaarawy, in attesa di capire se a fine stagione la Roma deciderà o meno di riscattarlo. Non siamo di fronte ad una enorme libertà economica, ma la situazione è meno plumbea di come appariva qualche giorno fa. Oltretutto, qualora si materializzassero ulteriori uscite, le chances per arrivare ad un innesto di spessore non sarebbero infinitesimali. In uscita ci sono anche Nocerino, de Jong e Diego Lopez: a spostare gli equilibri è principalmente lo stipendio elevatissimo del portiere spagnolo, troppo pesante per una semplice riserva.

OPPORTUNITA' EL SHAARAWY - La speranza del club rossonero, vista anche la formula con cui ha ceduto El Shaarawy alla Roma, è che il ragazzo riesca a tornare a fare bene ed evitare di deprezzarsi. Non è facile che i giallorossi lo riscattino a quella cifra, ma di fronte a prove importanti, qualche gol e magari una convocazione all'Europeo, il valore del Faraone potrebbe restare immutato e trovare eventualmente altre pretendenti. Lasciarlo al Monaco, perennemente in tribuna, sarebbe stato un disastro economico e il Milan, dopo la beffa della mancata chiusura con il club del Principato, non poteva permettersi ulteriori salassi monetari.