Gazzetta - Promesse dolci per il Milan, Leo e Maldini in coro: "Champions, si può"

Gazzetta - Promesse dolci per il Milan, Leo e Maldini in coro: "Champions, si può"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 18 agosto 2018, 08:00Primo Piano
di Daniele Castagna

Che sia tornato il vecchio Milan lo si nota anche dai dettagli, dalle piccole cose. Dai sorrisi di Maldini, dagli sguardi complici di Leonardo, dall'imbarazzo di Laxalt di stare al fianco del proprio idolo e dalla gioia di un ventiquattrenne di poter vivere il suo compleanno a Casa Milan, tra domande dei giornalisti ed una nuova avventura tutta da scoprire. E parlando di festeggiamenti, chissà che la stagione del Diavolo non possa essere dolce come quella torta servita da Laxalt e Castillejo in onore di Bakayoko, scrive l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. Guardando più attentamente, gli ingredienti sembrano esserci tutti, toccherà agli chef Leonardo, Maldini e Gattuso replicare quella ricetta Champions che tante volte è passata dalle cucine di Milanello. 

La convinzione europea, ai vertici del Diavolo, non manca, come rivela lo stesso Paolo Maldini in conferenza stampa. Senza nascondersi, il leggendario ex capitano ha ammesso: "Vogliamo migliorare la posizione raggiunta la scorsa stagione, c’è una grande differenza se saliremo di uno o due posti. La squadra ha nelle corde la possibilità di arrivare in Champions, c’è una coesione speciale tra noi, Gattuso e il gruppo". La chiave sta tutta in poche parole, quel concetto di gruppo e coesione che continua a tornare anche nel discorso del presidente Scaroni, convinto di aver fornito un nucleo più forte e più giovane al tecnico, e nelle dichiarazioni misurate di Leonardo, scrive la Rosea. 

L'ex fantasista, abituato a sognare in campo e fuori, va anche oltre, provando quel passo in più che non guasta mai. I confronti non li teme con nessuno, basando tutto su di una massima 'da manuale', secondo Gazzetta: "Non esiste squadra che vince senza una società che comanda. Torneremo in alto solo rafforzando il rapporto tra club, allenatori e calciatori". Un concetto tanto semplice quanto efficace e funzionante, volto a potenziare e cementificare il 'suo' Milan nell'annata del rilancio Champions: "Io non vedo differenze particolarmente importanti tra il nostro organico e quello delle altre big. Non penso nemmeno che la lotta scudetto sia scontata. Stare al livello della Juve è difficile, ma i cicli un giorno finiscono". La dimensione bianconera, ad oggi, è ancora un miraggio, ma il Diavolo ha imboccato la giusta strada per tornare a gustarsi la torta Champions. Il dolce preferito, da sempre, a Casa Milan.