Il Faraone da laboratorio

I problemi fisici di questo inizio di preparazione lo hanno relegato ai margini del palcoscenico rossonero dopo aver popolato le pagine dei giornali per il suo fulmineo passaggio al Milan a seguito di una stagione molto positiva in serie B con la maglia del Padova. “El Shaarawy? Abbiamo riscontrato qualche disequilibrio tra parte alta e parte bassa, lo stiamo facendo lavorare con Milan Lab dato che è giovane e va costruito”, ha dichiarato l’ad Galliani a proposito del Faraone che aveva subito colpito la dirigenza per la maturità e il carattere con cui si è inserito nel mondo rossonero oltre che alle doti tecniche che hanno ben impressionato mister Allegri sin dalle prime sgambate a Milanello. Il lavoro quotidiano nel centro sportivo di Carnago, dunque, potrà costruire le basi per l’evoluzione fisica e cinetica del talento italiano sul quale vi sono aspettative importanti anche in chiave Nazionale.
Ci vorrà del tempo insomma per forgiare il nuovo Faraone, magari quei 6-7 mesi che Allegri ha indicato per il secondo crack milanista dopo Pato e dall’identità sconosciuta. Chissà che non si tratti proprio del giovane Stephan…

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