Il futuro della mediana fra sogni, tentazioni e suggerimenti

Appurato che i problemi della rosa del diavolo sono tutti presenti dalla cintola in giù, visto un reparto offensivo di tutto rispetto e che merita solo qualche ritocco, il Milan secondo i bene informati sarebbe a lavoro per mettere a disposizione di Allegri (o del suo successore in caso di divorzio a fine stagione) giocatori di spessore che possano garantire il salto di qualità.
Primo tassello per l’upgrade di questo Milan 2.0 è sicuramente un centrocampista da affiancare a Riccardo Montolivo. In attesa di Nigel De Jong e di capire come recupererà dal brutto infortunio, in via Turati cercano la soluzione migliore per una linea mediana che necessità di qualità e carattere, consci anche del probabile addio a giocatori come Flamini (secondo i più voglioso di vestire la maglia del Marsiglia) e la possibilità di veder partire anche Nocerino.

Premettendo che molto dipenderà dalla qualificazione alla prossima Champions League, la quale garantisce introiti importanti, il diavolo starebbe provando a tentare giocatori di un certo livello, ma inseribili nel progetto giovane ed economicamente sostenibile impostato in questa stagione.
Il nome forte, tornato di moda proprio negli ultimi giorni, è sempre quello di Kevin Strootman, da tempo inseguito dai vertici rossoneri che provano a sfruttare l’intermediazione del compagno e mentore Van Bommel, sempre più ambasciatore del Milan in Olanda. Strootman per qualità (bravo in copertura come nell’inserimento), età (è un classe ’90) e profilo economico (attualmente guadagna 800 mila euro a stagione, anche se la valutazione del cartellino si aggira intorno ai 20 milioni) sembra l’indiziato principale, ma la concorrenza è alta.
Altro nome caldo è quello di Marco Verratti, già lo scorso anno nelle mire rossonere, ma allettato dagli euro sonanti degli sceicchi con domicilio a Parigi. Il nazionale azzurro continua ad interessare e qualcuno riferisce che Mino Raiola sarebbe in procinto di mettere le mani sulla sua procura. Il ragazzo non sembra felicissimo sotto la Tour Eiffel, l’interlocutore con cui trattare sarebbe privilegiato, da un lato Raiola appunto e dall’altro il vecchio “amico” Leonardo. Certo però resta l’ostacolo del costo del cartellino, 15 milioni almeno la valutazione per un classe ‘92, e la concorrenza forte della Juventus, da sempre meta preferita dell’ex pupillo di Zeman, a quanto pare bianconero dalla nascita.
Più che un’idea un sogno Daniele De Rossi. Il giallorosso vive una situazione piuttosto strana a Roma, qualcuno (Carlo Pellegatti proprio da queste pagine in testa) lo continua ad accostare al diavolo, nonostante gli indicatori sarebbero tutti verso un’infattibilità dell’operazione. Sintesi delle qualità fisiche e tecniche che servono al Milan, De Rossi per età, ingaggio, costo del cartellino e concorrenza (Manchester City su tutte) sembra inarrivabile. Per di più c’è anche la romanità del ragazzo che difficilmente gli permetterebbe di vestire un’altra maglia nel campionato italiano, ma qualche abboccamento in passato c’è stato, chissà che un tentativo non venga fatto.

Fuori dalle cronache di mercato, vogliamo mettere nel calderone una suggestione, un profilo che al momento gli operatori non accostano al diavolo, ma che ci sembra poter essere inserito fra i giocatori che farebbero comodo alla causa. Si parla di Luiz Gustavo del Bayern Monaco, brasiliano ottimo nell’interdizione, dotato di buona tecnica, capacità d’impostazione e tempo d’inserimento. Chiuso in Baviera dall’impressionante Javi Martinez (per cui tra l’altro il Bayern ha speso 40 milioni), il ragazzo ha tutte le carte in regola per interessare al Milan: classe ’87, con una valutazione che si aggira intorno ai 15 milioni, ma per un giocatore già pronto ed un ingaggio contenuto di poco sopra al milione di euro a stagione (1,3 per l’esattezza). E’ solo un’ipotesi, una suggestione, magari un suggerimento per un giocatore che ha le caratteristiche tecniche ed economiche per rientrare nel progetto rossonero, che magari potrebbe essere fra quegli scontenti (un po’ come De Jong la scorsa estate) che tanto piacciono a Galliani.