It's not over till it's over: ecco perchè il Milan può e deve ancora credere al quarto posto

Il bello dello sport è che possono sempre verificarsi risultati totalmente impronosticabili alla vigilia e lo spettacolare Liverpool-Barcellona di ieri sera è solo uno degli ultimi esempi di questo assunto. La schiacciante vittoria dei Reds ad Anfield su Messi e compagni, perciò, deve servire da lezione agli uomini di Gattuso: assolutamente vietato mollare in queste ultime tre partite, fino alla fine. Nonostante i tantissimi passi falsi e le occasioni non sfruttate durante la stagione, infatti, il Milan è ancora incredibilmente in corsa per la Champions. L'Atalanta parte con tre punti di vantaggio, ma con gli scontri diretti a sfavore rispetto ai rossoneri. Un dettaglio che potrebbe risultare decisivo ai fini della qualificazione all'Europa che conta.
IL CALENDARIO DEL MILAN - L'unica fiammella di speranza per il Milan di andare in Champions League passa da tre vittorie obbligatorie. Da qua alla fine della stagione, inftti, il Diavolo dovrà conquistare obbligatoriamente 9 punti contro Fiorentina al Franchi, Frosinone a San Siro, e SPAL al Mazza. L'ostacolo più complicato sulla carta pare essere proprio il prossimo per i rossoneri, impegnati contro una viola allenata da quel Montella con il classico dente avvelenato dell'ex. La squadra di Della Valle non vince una partita da quasi 3 mesi, frutto di 13 risultati consecutivi negativi tra campionato e Coppa Italia, di cui quattro sconfitte di fila. Lo stesso Milan a Firenze non vanta una grande tradizione e perciò è una sfida da affrontare con grande attenzione. L'ultima volta che i rossoneri sono usciti dal Franchi con i 3 punti, infatti, risale alla stagione 2013-2014 con Seedorf in panchina. Nelle ultime due, poi, il Milan dovrà vedersela con Frosinone, già retrocesso, e SPAL, fresca di salvezza.
IL CALENDARIO DELL'ATALANTA - Più insidioso, almeno sulla carta, il calendario dell'Atalanta nelle prossime due giornate. Dapprima il Genoa, a soli quattro punti dalla zona retrocessione e che avrà quindi tutto l'interesse a vendere cara la pelle contro la squadra di Gasperini, in emergenza in difesa a causa delle assenze di Masiello e Mancini (squalificati per somma di ammonizioni) e di Toloi (infortunato fino a fine stagione). Non ci sarà nemmeno il Papu Gomez, anche lui squalificato dal Giudice Sportivo per una giornata. Il Grifone, inoltre, potrebbe anche avere un motivo economico per provare a fermare i bergamaschi: è molto probabile, infatti, che tra i bonus del contratto di cessione di Krzysztof Piatek al Milan, infatti, ci siano dei bonus legati al raggiungimento della Champions da parte dei rossoneri. Dopo la finale di Coppa Italia con la Lazio, poi, l'Atalanta dovrà andare all'Allianz Stadium contro quei campioni d'Italia che hanno sì la testa libera dopo la conquista dell'ennesimo Scudetto, ma con la voglia di non sfigurare nell'ultima gara davanti ai propri tifosi e nel giorno in cui verrà consegnata loro la coppa del Tricolore. Inoltre, c'è la variabile Cristiano Ronaldo, che abbiamo già visto contro Inter e Torino non volersi accontentare di un piazzamento nella classifica marcatori. L'ultima gara dei bergamaschi, poi, sarà in casa contro un Sassuolo che non ha più obiettivi stagionali e non dovrebbe rappresentare un problema insormontabile.
Come insegna il Liverpool, perciò, It's not over till it's over. Non è finita fino a quando non è finita.

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