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Giampaolo: "Piatek non è un caso. Se mi sento a rischio? Non penso mai a certe cose"

LIVE MN - Giampaolo: "Piatek non è un caso. Se mi sento a rischio? Non penso mai a certe cose"
© foto di Marco Giampaolo
mercoledì 25 settembre 2019, 14:20Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

- Finisce così la conferenza di Giampaolo. 

In che ruolo può giocare Bonaventura secondo lei? 

"Può giocare in mezzo o nei tre davanti. Dipende dal modo di giocare, può far tutto. Può fare l'ala, la mezzala, il trequartista, dipende da cosa chiedi in quel ruolo".

Come si può calciare di più in porta?

"Io voglio che il Milan giochi con tanti giocatori nella metà campo avversaria".

Salva qualcosa del derby?

"Tante piccole cose invisibili per voi le ha fatte bene, poi ci siamo persi su qualche dettaglio. Bisogna sbagliare meno passaggi, per esempio. Non è tutto da buttare. So che la sconfitta in un derby porta tante polemiche, ma so cosa abbiamo fatto bene e cosa no".

Come sta Bonaventura? Quando lo potremo vedere in campo?

"Sta molto meglio, cresce giorno per giorno. Domani potrebbe ritagliarsi uno spazio".

Cosa pensa dei giocatori arrivati dal mercato?

"Il mercato è chiuso. Non ci sono giocatori marchiati Giampaolo o Maldini o Boban o Massara. Ci sono giocatori del Milan e basta. Ad oggi alleno 21 giocatori di movimento e 3 portieri e fanno tutti le cose per bene. Non ho nulla da rimproverare ai miei giocatori".

Domani ci potrebbe essere spazio per Bennacer e Hernandez?

"Gioca o Bennacer o Biglia e poi o Rodriguez o Hernandez".

Come ha visto Suso trequartista?

"Sabato ha iniziato dietro le punte, ma poi è tornato a giocare a sinistra dopo 15-20 minuti. Abbiamo giocato con tre attaccanti puri. Non è un problema di posizione. A me non dispiace quando fa il trequartista. E' la sintesi tra le caratteristiche dei trequartisti a fare le differenze. Non c'è solo Suso, devo trovare la quadra tra tutti gli attaccanti che ho".

Quando vedremo una squadra più brillante?

"La brillantezza è un aspetto importante, io e il mio staff ci teniamo molto. Le mie squadre non sono mai rotonde, mi piacciono le squadre che giocano con intensità. Lavoriamo molto su questo in allenamento".

Si sente a rischio?

"Non penso mai a certe cose, penso solo a lavorare e fare bene il mio lavoro".

Le difficoltà che state trovando ve le aspettavate?

"Una delle prime cose che ho detto è che il tempo sarà il mio primo alleato e il mio primo nemico. Con il tempo sono certo che miglioreremo, ma so che i risultati sono fondamentali in una squadra come il Milan. Ne sono consapevole, ma io devo lavorare, non posso saltare gli step".

La dirigenza ti ha detto qualcosa?

"I dirigenti sono sempre presenti e quando si parla ci si scambia sempre idee e pareri, ma nulla di particolare".

Nella rosa ci sono giocatori funzionali al tuo modulo in attacco?

"Il Milan è un'altra cosa rispetto alla Samp. Questo Milan ha altre caratteristiche, bisogna lavorare per far rendere al meglio i giocatori. Non c'è nessun caso Piatek e nessun caso sullo schieramento dell'attacco. Il mio lavoro deve aiutare i giocatori offensivi a rendere al meglio".

Piatek è un caso?

"No non è un caso. Dobbiamo migliorare tutti nella fase offensiva".

Il Milan è da quarto posto?

"Devi lavorare per raggiungerlo. Devi lavorare per essere forte, poi vedremo dove arriveremo. E' una domanda a cui non si può rispondere adesso. Io ho fiducia nella squadra".

Cosa dovete migliorare? Ci potrà essere qualche cambio nella formazione?

"Dobbiamo migliorare il palleggio e fare meno errori nei passaggi. Dobbiamo fare tante cose meglio e ci stiamo lavorando. Turnover? Le scelte che farò sono in funzione alla partita di domani, poi penseremo alla gara successiva".

Che squadra è il Torino?

"E' una squadra ostica fisicamente, con buone individualità. Il Milan deve andare a Torino a fare la sua partita".

Ha voglia di avere una squadra che metta in pratica le sue idee per 90'?

"Io sono consapevole di quello che siamo oggi. Mi rendo conto delle cose da migliorare. In questo momento non siamo contenti, nessuno lo è, stiamo lavorando per essere più forti e convincenti. Conosco bene le difficoltà le difficoltà della squadra, lavoriamo per trovare le soluzioni, lo abbiamo fatto anche questa settimana. La disponibilità dei ragazzi è massima".

I tifosi si aspettano di più. Ne è consapevole anche lei?

"Dopo il derby c'è delusione. Abbiamo il dovere di ripartire e di rimettere a posto le cose. E' la cosa più importante, la squadra lavora bene, ha messo da parte la delusione per la sconfitta. Bisogna reagire a testa alta, bisogna ripartire con determinazione".

Benvenuti nella sala delle conferenze di Milanello dove tra poco Marco Giampaolo risponderà alla domande dei giornalisti presenti in vista della gara di domani in casa del Torino. La redazione di Milannews.it vi riporterà come sempre tutte le dichiarazioni del tecnico rossonero con il consueto live testuale. Restate con noi!!!