Maignan come Donnarumma, Kessie, Calhanoglu e Romagnoli. Le situazioni passate alla fine hanno sempre portato bene

Maignan come Donnarumma, Kessie, Calhanoglu e Romagnoli. Le situazioni passate alla fine hanno sempre portato beneMilanNews.it
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 10 giugno 2025, 20:00Primo Piano
di Redazione MilanNews

Nella mattinata di oggi si è registrata una brusca frenata, praticamente definitiva, nella trattativa tra Milan e Chelsea per la cessione di Mike Maignan. Il portiere, deluso dalla società per la questione nuovo contratto mai formalizzato, ha fatto il diavolo a quattro per essere ceduto in Premier League nonostante i tentativi in extremis di Allegri e Tare di ricucire lo strappo, ma i Blues non hanno soddisfatto le richieste dei rossoneri: l'offerta da 15 milioni di euro è stata giudicata veramente troppo bassa. Dal canto loro gli inglesi hanno fatto filtrare attraverso la stampa britannica che Maignan non era una richiesta specifica dell'allenatore ma una potenziale opportunità, ad un anno dalla scadenza del contratto col Milan, che i dirigenti hanno provato a cogliere. 

Non si è trovato un punto d'incontro e quindi ora Maignan sembra destinato a rimanere al Milan, nonostante tramite l'agente abbia provato a spingere per la cessione facendo sapere ai dirigenti di via Aldo Rossi che il suo assistito non avrebbe rinnovato il contratto nel caso fosse saltato l'affare col Chelsea. E alla fine proprio è successo proprio questo: il club londinese, che aveva estremamamente fretta di chiudere entro oggi per portare Mike al Mondiale per Club, non sembra più essere un'opportunità concreta.

Il portiere francese, in attesa di capire se il mercato porterà nuove proposte, si ritrova a dover affrontare la nuova stagione, si presume la sua ultima in rossonero, con la fascia da capitano al braccio e con il contratto in scadenza. Nel recente passato è successo in più occasioni: i tifosi ricorderanno benissimo le situazioni Calhanoglu, Donnarumma, Kessie e Romagnoli. Qui però c'è una differenza sostanziale: se con i quattro giocatori citati sembrava potesse esserci dialogo su un potenziale accordo di rinnovo ad oggi Maignan (e lo ripetiamo, anche a causa del comportamento di questa primavera dei dirigenti) non sembra essere minimamente disposto a prendere in considerazione questa opportunità. La stagione estremamente negativa appena conclusa, disastrosa sotto tanti punti di vista anche per i demeriti di chi è andato in campo, ha lasciato un solco troppo ampio da riempire.

Visto che sta per iniziare la stagione che poi porterà al Mondiale non abbiamo dubbi che l'impegno del portiere sarà quello necessario per rimanere ad alti livelli di rendimento e mantenere così il posto da titolare con la Francia di Deschamps. Ma in tutto questo come può reagire l'ambiente? Kessie e Romagnoli sono stati rispettati fino alla fine, seppur poi si sia preso atto con amarezza la loro scelta di lasciare. Donnarumma e Calhanoglu invece sono stati osteggiati nel tempo: per il portiere non hanno aiutato le voci che lo vedevano alla Juventus, per il turco invece il malcontento arrivava per le sue prestazioni ampiamente insufficienti in campo.

La storia tra Maignan ed il Milan avrebbe potuto avere tutt'altro epilogo è la colpa principale è proprio del club: ad oggi è certo l'addio, ora o a fine stagione. Nel caso della seconda ipotesi tutto l'ambiente dovrà essere maturo e capace di capire che, seppure sia una situazione non ideale e spiacevole, la priorità deve andare assolutamente al bene del Milan. E questo vuol dire che Maignan, così come i compagni, devono essere messi nella miglior condizione possibile per rendere al massimo. Nelle ultime stagioni in cui si sono affrontate nel modo giusto queste situazioni sono arrivate una qualificazione in Champions che mancava da troppo tempo ed uno Scudetto incredibile, tra i più belli di sempre, proprio con Maignan a sostituire il partente Donnarumma. Tra tutte queste macerie e cattiverie è arrivato il momento di provare a vederci anche qualcosa di buono.