Sei anni di esterni offensivi, la prima stagione con reali alternative: una lacuna finalmente colmata

Sei anni di esterni offensivi, la prima stagione con reali alternative: una lacuna finalmente colmataMilanNews.it
© foto di J.M.Colomo
sabato 18 agosto 2018, 18:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Il 2012, oltre all'addio di Zlatan Ibrahimovic, Thiago Silva e i "senatori" rossoneri, ha portato ad un cambio netto a livello tattico per il Milan, con l'introduzione del tridente offensivo (soprattutto grazie all'acquisto di Stephan El Shaarawy). Da allora il club rossonero ha quasi sempre mantenuto una fisionomia del genere, con due ali offensive ed un centravanti, ruolo in cui si sono alternati svariati giocatori senza particolari fortune. Sei anni di tridente e, per ragioni disparate, il Milan non ha mai avuto reali alternative per gli esterni, costringendo i vari titolari a stagioni da "Stakanov" che hanno portato ad un naturale calo nei mesi caldi dei campionati.

ESTERNI AGLI STRAORDINARI - Lo scorso anno, anche a causa di un problema tattico causato dalle scelte della campagna acquisti, il Milan ha giocato tutta la stagione con Calhanoglu e Suso ai lati del centravanti, portando soprattutto lo spagnolo col fiato corto nel momento clou del 2018, tra rincorsa Champions e doppio confronto con l'Arsenal in Europa League. Il ruolo dell'esterno offensivo è tra i più dispendiosi in assoluto: il Milan non solo non disponeva di reali alternative, ma anche di semplici sostituti da poter inserire in corsa, ad eccezione di Fabio Borini che, tuttavia, ha caratteristiche completamente diverse dal duo turco-spagnolo.

DOPO ANNI TANTE ALTERNATIVE - Con l'acquisto di Laxalt e Castillejo, il Milan si è garantito due risorse importantissime per poter ruotare i giocatori offensivi, a cui si aggiunge Bonaventura, il quale potrebbe essere avanzato con l'inserimento di Bakayoko in mediana. Non dobbiamo inoltre dimenticarci di Borini e dello stesso Halilovic che, seppur partendo dalle retrovie, potranno comunque offrire minuti di sostegno alla formazione rossonera. Parliamo quindi di sette elementi che potrebbero essere utilizzati nei ruoli di ala sinistra ed ala destra, non male per un club che è rimasto per sei anni con le fasce sostanzialmente immutate. L'apporto dei sopracitati andrà verificato sul campo, ma l'abbondanza sicuramente permetterà ai giocatori più decisivi di concludere la stagione nel migliore dei modi, andando di conseguenza ad ovviare un annoso problema che ha investito il Milan per tantissimo tempo.