Thiaw come il primo Kalulu: il tedesco punta a scalare le gerarchie di Pioli

Thiaw come il primo Kalulu: il tedesco punta a scalare le gerarchie di PioliMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
lunedì 1 maggio 2023, 14:00Primo Piano
di Redazione MilanNews

La partita contro la Roma non è stata il migliore spot possibile per il calcio italiano. Una partita ricca di errori individuali e spezzettata da miriadi di falli non è di certo ciò che entusiasma gli occhi di chi assiste, dallo stadio o da casa, ad un incontro tra due contendenti della zona Champions. Una partita fisica, nella quale a spiccare sono stati quei pochi giocatori in grado di saltare l’uomo con facilità (e tra loro c’è sempre, sempre, Rafael Leao), ma anche chi ha interpretato in maniera pressoché perfetta la fase difensiva. Un nome su tutti: Malick Thiaw, all’ennesima prestazione più che convincente con la maglia rossonera.

SULLE ORME DI PIERRE KALULU

Pierre Kalulu ormai è una certezza di questo Milan. Il gioiellino francese classe 2000, però, lo status di titolare se l’è guadagnato con sudore, impegno, tempo e prestazioni. Non è stato un atto dovuto; nulla di simile all’inserimento di Charles De Ketelaere nell’universo Milan (e forse, col senno di poi, sarebbe stato preferibile un trattamento similare anche al belga), che appena arrivato a Milanello ha ricevuto una titolarità che non è riuscito a far convogliare verso prestazioni all’altezza delle responsabilità affidategli da subito. Kalulu è entrato in punta di piedi, giocando come centrale di difesa quando il proprio ruolo originario era il terzino. Ha fatto bene, ma è stato impiegato a singhiozzo nonostante il suo rendimento fosse privo di sbavature. Un inserimento graduale, nel quale le qualità del giocatore non vengono minimamente messe in discussione e durante il quale la pressione viene gestita e il relativo peso, annullato. Thiaw ha iniziato la sua esperienza al Milan col contagocce nel girone d’andata, mentre ha trovato una maggior continuità di impiego nel girone di ritorno, con le prestazioni in Champions League che lo hanno posto sotto i riflettori di mezza Europa. Stefano Pioli però non vuole bruciare le tappe e nemmeno il giovane tedesco sembra fremere all’idea di avere tutto e subito. Il tempo c’è, la qualità pure e l’intenzione di fare le cose per bene, anche. E se la pazienza è la virtù dei forti, Thiaw sta già dimostrando di possedere anche questa qualità.

I RUMORS SU TOMORI, LA CERTEZZA DI THIAW

È normale che inizino a circolare voci riguardanti il mercato, con Tottenham e Manchester United accostati a Fikayo Tomori. Perno della difesa rossonera, l’ex difensore del Chelsea probabilmente avrà sempre un occhio di riguardo per il campionato del suo Paese, al netto del fatto che al Milan stia bene e non abbia mai manifestato il desiderio di andarsene. Però il Milan non si farebbe trovare impreparato: la volontà è forte ed è quella di tenersi stretti i propri campioni (e Tomori lo è) ma in prospettiva futura, data l’imprevedibilità degli eventi e dato un Simon Kjaer ben avviato verso i 35 anni, poter contare su un difensore già così affidabile e continuo, nonostante impieghi a singhiozzo (e non è facile mantenere alto il livello giocando a intermittenza) significa che la dirigenza si è messa a lavorare sul concetto di prevenzione. Una strategia saggia e lungimirante, che ancora una volta porta la firma di Maldini, Massara e Moncada.

di Luca Vendrame