Tuttosport - Calhanoglu, il trascinatore: senza Ibra, il Milan si aggrappa al turco

Tuttosport - Calhanoglu, il trascinatore: senza Ibra, il Milan si aggrappa al turcoMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
venerdì 25 settembre 2020, 12:00Primo Piano
di Pietro Andrigo

Nel momento del bisogno e nell’emergenza, emerge la leadership di un campione. Questa verità non scritta è applicabile a più campi di competenza e, senza dubbio, il calcio è uno di questi. Nella vittoria del Milan contro il Bodo Glimt, partita semplice sulla carta ma nella realtà insidiosa, questa realtà è stata dimostrata da Hakan Calhanoglu. Il calciatore turco, celebre nelle sue stagioni rossonere per prestazioni altalenanti e spesso deludenti, nel match contro i norvegesi è stato chiamato al test di maturità dopo diverse partite positive al fianco di Ibrahimovic. Proprio la pesante assenza dello svedese, infatti, avrebbe potuto minare l’equilibrio raggiunto dalla squadra di Pioli e dallo stesso calciatore turco: le larghe spalle di Ibra, infatti, si sa che sono uno scudo protettivo non indifferente per la squadra, compreso il 10 rossonero. L’edizione odierna di Tuttosport, tuttavia, sottolinea giustamente come Calhanoglu abbia affrontato di petto le responsabilità da leader tecnico e abbia condotto la squadra ad un importante successo con una prestazione da incorniciare.

LA 10 DA MERITARE - Alla prima intervista rossonera dopo il rinnovo con il Milan, Zlatan Ibrahimovic aveva speso saggie parole agrodolci per Hakan Calhanoglu. Il campione svedese, quasi come un maestro con allievo, aveva lodato la crescita del centrocampista turco sottolineando, tuttavia, come la 10 rossonera è un vanto da guadagnarsi sul campo. Dietro parole apparentemente scontate, tuttavia, si nasconde una grande verità: Calhanoglu, infatti, ha solo recentemente meritato di vestire una maglia così gloriosa grazie a prestazioni degne di un numero che in passato è stato sulle spalle di campioni senza tempo. 

ALLA RICERCA DELLA CONSACRAZIONE - Come uno studente talentuoso ma ribelle, Hakan Calhanoglu ha trovato due professori calcistici che gli hanno cambiato la percezione della realtà. Con Ibrahimovic, il turco è stato capace di acquistare personalità e fiducia nelle proprie capacità. Con Stefano Pioli, invece, oltre ad essere stato messo nelle condizioni di fare bene (nel tanto agognato ruolo da trequartista) Calhanoglu ha guadagnato fiducia e importanza negli schemi rossoneri. A 26 anni, gli anni della maturità nel calcio, Calhanoglu si sottoporà all’esame del mondo del pallone con il desiderio di passarlo a pieni voti.