Yepes: "Il nostro compito era aiutare l'inserimento dei giovani e ci siamo riusciti. Siamo terzi ma non è ancora finita. L'anno prossimo..."

“So di essere il giocatore più vecchio della rosa. In Italia, e soprattutto al Milan, non si guarda l’età dei giocatori, ma la loro condizione fisica e le loro qualità calcistiche”. Il veterano Mario Yepes ha parlato ai microfoni del quotidiano francese L’Equipe del mondo rossonero e del grosso distacco con la vecchia guardia. Ora il compito del difensore colombiano è quello di fare da chioccia ai più giovani: “Qui è una grande famiglia. Bisogna mettersi a disposizione del Milan perché il Milan mette tutto a tua disposizione. Noi più anziani dobbiamo trasmettere la mentalità del Milan ai più giovani. La squadra deve vincere tutte le competizioni, o almeno deve fare il massimo per provarci.
Questa è la storia del club”. L’arrivo di tanti nuovi giocatori non ha fatto altro che responsabilizzare chi è rimasto dopo il grande esodo estivo: “È stato difficile, abbiamo dovuto aiutare i nuovi ad adattarsi velocemente affinché facessero vedere il loro valore. Si è detto che sarebbe stata una stagione di transizione, ma finalmente siamo terzi e questo dimostra che abbiamo fatto un buon lavoro: adesso si dice che tutto sia possibile. Siamo sulla buona strada, ma non è ancora finita. Sarebbe già ottimo conquistare la qualificazione alla Champions League. Se l’anno prossimo sarò ancora al Milan? Ah, non lo so. Vedremo…”.

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