MERCATO, Che ne sarà di noi

MERCATO, Che ne sarà di noi
giovedì 6 marzo 2008, 19:33Il Mercato
di Francesco Letizia

Una Coppa ancora fresca di festeggiamenti, una da andare a conquistare dall'altra parte del Mondo, il sogno del mercato da realizzare: era questo lo scenario che si presentava solo otto mesi fa ai tifosi rossoneri, campioni d'Europa ed alla ricerca della perfezione attraverso qualche ritocco da 80 milioni di euro, magari dai denti sporgenti ed i piedi "elastici". In un gioco di salti spazio-temporali degni di "Ritorno al futuro", possiamo saltare a marzo 2008, dove del precedente quadro non è rimasto più nulla: un'eliminazione agli ottavi di finale dalla Champions, sbeffeggiati dai "ragazzini terribili" dell'Arsenal, un quarto posto da sudare ben più dell'anno scorso, dove la corsa era da fare su squadre poco avvezze all'Europa che conta, non di certo sulla Juventus e la Fiorentina. Ripercussioni sul mercato, con rifondazioni in grande stile che forse le circostanze (e la carta d'identità di mezza rosa) richiederebbero? Nient'affatto: la parola "rifondazione", non piace in casa Milan, quasi meno di quella "calciomercato". E così il Presidente Berlusconi si è affrettato quest'oggi a richiamare due figliol prodighi, ben poco graditi da una fetta di popolo rossonero: quello Shevchenko un po' eroe un po' traditore, un po' pallone d'oro un po' bollito, e quel Borriello che da brutto anatroccolo sembra diventato, perlomeno con la maglia del Genoa, uno splendido cigno, a rischio però di una contro-metamorfosi. In porta tutto ok, con Kalac, Dida e Fiori confermatissimi da Galliani: in difesa basta Zambrotta, ormai più rossonero che blaugrana, come a centrocampo bastano gli attuali titolari ed il rilancio misterioso di un Gourcuff che, se davvero fosse tenuto così tanto in considerazione, potrebbe già essere utile ora ad una squadra a corto di fiato. Dell'attacco, abbiamo già parlato, sempre non trascurando le conferme di un acerbo Pato (e ci mancherebbe), l'eroico Inzaghi (part-time), l'emergente Paloschi (a cui la panchina al Milan poco gioverebbe forse) ed l'icona calcistica Ronaldo, più icona religiosa che giocatore di calcio almeno ad oggi.

"Che sarà allora di noi" , è ciò che vi state chiedendo tutti? Lo scopriremo solo vivendo, diceva Lucio Battisti in una celebre canzone...

Noi di Milan News da oggi, venerdì 7 Marzo, siamo pronti a raccontarlo minuto per minuto delle 12 partite che restano, trattativa per trattativa che nascerà, annuncio per annuncio che verrà: che sia Diego Alves, Lloris, Vargas, Alex Silva, Benzema, Drogba o... Perchè no, magari ancora Ronaldinho. Di tempi ben più duri e neri di questo, il Milan li ha passati: ma sono diventati sempre...Rosso-Neri: non perdendo mai, quella sfumatura argentata e dorata, dei trofei alzati al cielo nella sua Storia. Crediamo, speriamo se volete, succeda ancora: seguendoci ogni giorno, sarete di certo i primi a saperlo.