Accettare le folli richieste di Raiola significa far fare al Milan di Elliott la stessa fine dell’Inter di Suning. Record: 7 del vivaio con l’under 21

Accettare le folli richieste di Raiola significa far fare al Milan di Elliott la stessa fine dell’Inter di Suning. Record: 7 del vivaio con l’under 21MilanNews.it
giovedì 1 aprile 2021, 15:51Editoriale
di Franco Ordine

Prendiamo il toro per le corna. E affrontiamo subito l’affare della settimana che è poi il tormentato capitolo dei rinnovi di contratto. Il Milan, qui inteso come area tecnica, ha già affrontato la priorità, che è poi quella di Kessiè, per poi fissare nelle settimane successive quelli di Romagnoli e Calabria che scadono nel 2022. Premessa: mi onoro del fatto di non avere contatti con l’agente Mino Raiola e il suo giro e di ricevere aggiornamenti e notizie dalle altre fonti. Perciò in questo caso devo fidarmi di quello che raccontano colleghi che hanno accesso ai telefoni di Montecarlo dai quali risponde il suddetto Raiola. Per Donnarumma le posizioni sul tavolo sono le seguenti: 1) il Milan offre 7 milioni più 1 di bonus per la Champions, totale 8 milioni netti che per un bilancio fanno 16 milioni l’anno.

Trattasi di un grande sacrificio per un club che perde molti milioni l’anno e che sta faticosamente risalendo la china dei risultati, sia economici che calcistici. Donnarumma non ha mai dichiarato pubblicamente -nonostante Maldini glielo avesse chiesto- di aver dato mandato a Gigio che il rinnovo col Milan è il suo punto di partenza. 2) Raiola chiederebbe 12 milioni per firmare un contratto di 4-5 anni oppure in alternative quello di 7-8 per la durata di due anni sicuro di ricevere a fine crisi da pandemia, le offerte che oggi mancano all’appello. Io penso che il Milan oltre quella cifra di 8 milioni non debba andare. Vediamo se c’è in circolazione chi è in grado di fare l’operazione immaginata da Raiola. Il quale ha rilasciato una velenosa intervista contro la Fifa e il suo presidente Infantino accusando i dirigenti di Zurigo di essere dei lestofanti. Mi chiedo come mai la Fifa non intervenga e non convochi Raiola per sottoporlo a procedimento disciplinare e a squalifica.

Perché il Milan non può e non deve rincorrere le spese folli? La risposta è molto semplice: perché altrimenti c’è il rischio di finire con una montagna di debiti sulla schiena e quindi nell’impossibilità -eventuale- di cedere il club ad altro azionista. La differenza in questo momento tra Milan e Inter è la seguente: Suning non riesce a trovare un acquirente perché i conti del club partono da un debito complessivo di 630 milioni come documentato dall’inchiesta del collega Iaria de la Gazzetta dello Sport. In quella classifica il Milan ha un debito di 151 milioni di cui oltre 100 sono fatture dei diritti tv già depositate in banca per fare cassa e quote di calcio-mercato da riscuotere in questi giorni. Questo significa che il Milan è praticamente senza debiti. Così hai un futuro, in ogni senso. Calcistico e finanziario. L’importante è che ci sia anche una guida tecnica capace di proporre talenti giovani da far crescere a Milanello.

Mezza squadra under 21. Mauro Bianchessi, oggi alla Lazio, ex responsabile del settore giovanile del Milan ai tempi di Berlusconi e Galliani, si è tolto una bella soddisfazione martedì sera. L’under 21 schierata da Nicolato ct contro la Slovenia aveva 5/11esimi provenienti dal vivaio rossonero: Pobega, Cutrone, Bellanova, Maggiore (solo pochi mesi) e Gabbia. In panchina poi c’erano Plizzari, il portiere, e Colombo il centravanti. Avere due occhi che scovano talenti quando hanno 8-10 anni sarà fondamentale da domani, quando i morsi della crisi da pandemia si faranno sentire maggiormente.