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Albertosi: "Gigio ha zittito la critiche, ha dimostrato di essere da Milan. Piatek sente la porta come pochi"

ESCLUSIVA MN - Albertosi: "Gigio ha zittito la critiche, ha dimostrato di essere da Milan. Piatek sente la porta come pochi"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 14 febbraio 2019, 16:00ESCLUSIVE MN
di Salvatore Trovato

La redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Enrico Albertosi. Con l’ex portiere rossonero abbiamo parlato di Gigio Donnarumma, punto di forza della squadra di Gattuso. Ecco le sue dichiarazioni.

Signor Albertosi, era sorpreso dal rendimento negativo di Donnarumma?

"Neanche tanto, perché in gioventù ci sta di commettere degli errori. A volte ti va tutto male: respingi la palla e ti fanno gol. Adesso, invece, anche se respinge non gli fanno gol o la palla va sul suo compagno. È normale che ci siano dei cali di tensione dovuti alla gioventù, non sicuramene dovuti alla volontà di far bene".

Secondo lei, era anche una questione mentale, legata magari alle polemiche sul rinnovo?

"Non credo. Dopo quello che era successo durante l’estate voleva dimostrare di essere veramente uno che ci teneva a rimanere al Milan, facendo bene e zittendo le critiche nei suoi confronti. Fin qui ha fatto un buon campionato. Ha commesso qualche errore, ma ha compensato tutto con grandi parate".

Lei ha giocato tanti anni nel Milan: quanto è difficile reggere la pressione di uno stadio come San Siro, soprattutto per un ragazzo così giovane come Donnarumma?

"La pressione la senti prima di scendere in campo. Quando comincia la partita c’è un po’ di tensione, ma poi passa quando sei concentrato e non la senti in più".

Se dovesse trovare un pregio e un difetto in Donnarumma, quali sarebbero?

"È migliorato tantissimo coi piedi. Un difetto è che tante volte sta troppo sul primo palo, soprattutto sui calci d’angolo e sulle uscite".

A proposito del gioco coi piedi. Il Milan si appoggia molto al portiere, che tocca tanti palloni: una bella differenza rispetto al calcio del passato.

"Beh, noi prendevamo la palla con le mani. Però devo dire che con i piedi ero abbastanza bravo. Giocavo sempre fuori dai pali, oltre l’area di rigore, per cui non avrei avuto problemi ad adattarmi al gioco di oggi".

Gigio lo inserirebbe già fra i top in Europa?

"È uno dei più bravi, questo è poco ma sicuro. Però ha ancora tanto da dimostrare, perché è giovane e perché non è continuo. Solo ultimamente ha avuto continuità. Un portiere deve sbagliare il meno possibile. Poi se fa qualche parata eccezionale vuol dire che è un grande portiere, però non deve sbagliare le cose facili".

Cosa ne pensa di Gattuso allenatore?

"Mi sembra che abbia dato grinta, che abbia dato al Milan quello che lui sentiva quando giocava. E i risultati si stanno vedendo. Ha avuto qualche problema all’inizio, però mi sembra che adesso la squadra, con Piatek davanti e il rientro di giocatori importanti dietro, si sia sistemata".

Ecco, Piatek: l’impatto di questo ragazzo è stato devastante.

"Sente la porta come nessuno. Se gli capita un’occasione fa gol. Paquetà? Venendo dal Brasile ha iniziato un po’ così, però man mano che va avanti diventa sempre più padrone del centrocampo. Col Cagliari ha fatto un gran gol con un inserimento veramente bello. Probabilmente è quello che gli chiede di fare Gattuso, ovvero di non giocare solo a centrocampo o sulla trequarti ma di inserirsi".

Le piace questo Milan così giovane?

"Sicuramente può crescere, ha un sacco di ragazzii che giocano insieme ormai da un po’ di anni. Credo che, con gli inserimenti di Paquetà e Piatek, possa veramente dire la sua. Mi auguro si qualifichi per la Champions, perché è importante per una società come il Milan riuscire a giocare questa competizione. È in lotta con altre tre squadre altrettanto forti, mi auguro riesca a rimanere al quarto posto".

E sabato c’è una partita già decisiva a Bergamo.

"L’Atalanta è dietro di un solo punto e in caso di vittoria scavalcherebbe il Milan. In quel caso, poi, bisognerebbe pedalare".