esclusiva mn

Barberis (capogruppo PD): "Situazione San Siro? Ristrutturazione soft e area commerciale come alternativa all'abbattimento"

ESCLUSIVA MN - Barberis (capogruppo PD): "Situazione San Siro? Ristrutturazione soft e area commerciale come alternativa all'abbattimento"
giovedì 28 marzo 2019, 18:54ESCLUSIVE MN
di Pietro Mazzara

La questione San Siro ha acceso il dibattito a 360 gradi, sia tra i tifosi, sia tra gli addetti ai lavori sia, soprattutto, a livello politico. Tanti gli esponenti delle varie fazioni che si sono esposti. MilanNews.it ha sentito il capogruppo del PD in consiglio comunale a Milano, Filippo Barberis, che esordisce così: “Lo stadio è un patrimonio della città e dei milanesi e vogliamo che resti pubblico. Avvertiamo l’esigenza di una riqualificazione. L’esigenza delle due società sarebbe meglio coniugarla con la possibilità di mantenere la struttura, anche simbolica, di San Siro. Vogliamo vedere le proposte di Milan e Inter e valutare i costi-benefici”.

San Siro ha un dimostrato di essere nel cuore dei tifosi. È un valore per la città?
“C’è un tema che spesso non emerge. Un valore è quello simbolico e di affetto che la città ha per lo stadio di San Siro, ma c’è anche un valore legato alle due squadre. Che non è solo del tifoso, ma è un valore per tutta la comunità milanese. Milan e Inter sono due ragioni per cui la città è conosciuta nel mondo. È un valore molto importante e oggettivo. Calarci nel confronto di merito, ascoltare le proposte che formalizzeranno è un atteggiamento di rispetto al loro valore”.

Perché il comune di Milano spinge per la ristrutturazione? Che cosa si può fare per andare incontro alle esigenze dei due club?
"Quando noi diciamo che vogliamo la ristrutturazione di San Siro diciamo proprio questo, ovvero la volontà di tutelare una risorsa per la città. Abbiamo aperto, con il PGT approvato in prima fase e che tornerà in estate in aula, la possibilità di inserire grandi funzioni commerciali, con l’idea di dare una spinta alla riqualificazione dell’area. Puntiamo a mantenere la funzione in quel luogo, oggi servito anche dalla metropolitana. Riqualificando, a livello commerciale, la zona limitrofa allo stadio, e consentendo una maggiore sostenibilità economica nella gestione dell'area”.

Auspica un incontro a breve per avere maggior chiarezza?
“Aldilà delle intenzioni progettuali che le squadre hanno reso note, noi come amministrazione comunale non abbiamo ancora visto delle proposte compiute. Quando parlo di valutazioni attente, significa anche valutarle con un progetto che indichi con chiarezza i costi e i benefici. Poter valutare più progetti sarebbe l'ideale per capire la soluzione migliore”.

Qualora passasse il piano per un nuovo impianto, San Siro verrebbe abbattuto?
"Le ipotesi formulate ad oggi, anche visti i costi di gestione di San Siro, prevedono la sostituzione e non l'affiancamento di una nuova struttura. Quello che serve oggi è che si arrivi ad un tavolo di lavoro concreto su progetti puntuali, anche perché per il comune, anche in ottica delle possibili Olimpiadi invernali del 2026, una struttura come lo stadio è fondamentale”.