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Borghi: "Il Milan ha meritato questo Scudetto, sarà più maturo anche in Champions. Pioli è l'artefice principale"

ESCLUSIVA MN - Borghi: "Il Milan ha meritato questo Scudetto, sarà più maturo anche in Champions. Pioli è l'artefice principale"MilanNews.it
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giovedì 26 maggio 2022, 18:00ESCLUSIVE MN
di Filippo D'Angelo

Stefano Borghi, giornalista e telecronista di DAZN, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di MilanNews.it. Di seguito le domande e le risposte:

Stefano, ti aspettavi questo successo straordinario per il Milan?

“Nessuno metteva il Milan come prima favorita per la conquista dello Scudetto ai nastri di partenza. Durante la stagione pian piano si è capito in modo netto che questa squadra aveva tutta la credibilità per poterlo vincere. Credo che alla fine questo titolo sia meritato. Questo è uno Scudetto che parte da lontano, è un trionfo globale che arriva alla fine di un lungo percorso che ha portato questo club e questa squadra a superare tutti i limiti”.

Sei soddisfatto anche del percorso di crescita di Pioli?

“Sono tutti cresciuti tantissimo al Milan. Pioli è l’artefice principale di questo successo, è un allenatore in grado di leggere molto bene le necessità del gruppo. Ha avuto la capacità di capire quale percorso prendere e maneggiare una situazione non facile. Il trionfo è collettivo però Pioli è cresciuto all’interno di questa cavalcata. Credo che abbia compiuto un’impresa straordinaria”.

E del lavoro della società?

“Il lavoro a livello di gestione sportiva è stato straordinario. Hanno affrontato ogni situazione e hanno chiuso operazioni importanti. La situazione Donnarumma poteva essere un handicap significativo, ma la risposta del Milan è stata chiarissima. La dirigenza non solo non si è piegata ma è andata a prendere un portiere formidabile. Oggi si parla tanto di scouting, ma non tutti poi sono così all’avanguardia. Il Milan ha una struttura capillare di altissimo livello, ha una società con delle idee che possono soddisfare”.

Qual è il giocatore che ti ha sorpreso maggiormente?

“Credo che nessuno, neanche il più ottimista, potesse pensare al livello raggiunto da Kalulu nella seconda parte di stagione. L’infortunio di Kjaer sembrava un problema insormontabile, si parlava dell’obbligo di prendere un difensore centrale a gennaio però Maldini è stato molto chiaro. Non ha preso nessuno e Kalulu si è dimostrato un giocatore pronto a guidare la difesa Campione d’Italia”.

E gli altri?

“Credo che pochi si aspettassero questa stagione di Tonali dopo un anno complicato. Leao è esploso definitivamente, ma nel suo caso si vedevano già delle cose fuori dal comune che andavano solo incanalate. Theo Hernandez ha ripetuto un’altra stagione straordinaria. Mi aspettavo una grande stagione anche da Maignan, che anche al Lille ha dimostrato di avere qualità comprovate”.

Il Milan come dovrà migliorare in vista della prossima Champions League?

“La squadra è cresciuta a livello di consapevolezza. La vittoria di uno Scudetto ti fa fare un salto in avanti. Credo che il girone di Champions League sia stata un’esperienza molto formativa per il Milan. Ha affrontato a testa alta squadre di primissima fascia, in quello che secondo me era il girone più difficile di tutti. Penso che l’anno prossimo vedremo un Milan più maturo, un Milan maggiormente in grado di fare strada in questa competizione”.

Sei ottimista sulla permanenza di Ibrahimovic?

“Ibrahimovic è stato molto chiaro, deve capire cosa gli dirà il suo corpo. Sarà una decisione sua, ci saranno tante cose in mezzo e staremo a vedere”.

In ogni caso, come dovrà essere rinforzato l’attacco rossonero?

“Qualcosa a livello di prima punta va fatto. Origi è un giocatore interessante da prendere, però vediamo quello che girerà. Mi aspetto che Giroud sarà un giocatore utile anche nella prossima stagione. Quest’anno è stato determinante in certi passaggi, non tutti erano entusiasti del suo arrivo. Ha segnato alcuni dei gol più importanti della stagione”.

Qual è il tuo giudizio sulla stagione di Brahim Diaz?

“Non so se quella di Brahim Diaz sia stata una stagione al di sotto delle aspettative. Che non fosse completo per essere il numero dieci del Milan per cinquanta partite della stagione credo che fosse chiaro a chiunque. Ha fatto un grande avvio, ma dopo il Covid si è ripresentato sgonfio. Continuo a pensare che sia un ragazzo dal talento brillantissimo. Credo che questo sia un ruolo in cui il Milan potrebbe migliorare con l’arrivo di un numero dieci con esperienza internazionale da affiancare a Brahim Diaz”.

Il Milan perderà Kessie a parametro zero, sarà un’assenza che peserà secondo te?

“L’assenza di Kessie peserà. Il momento in cui è iniziata la crescita del Milan è coinciso con quello in cui Kessie è diventato centrale in questa squadra. In un calcio come quello italiano un giocatore con il suo impatto fisico e tattico è importante. Credo che però il Milan stia prendendo delle contromisure”.

Il Milan come dovrà riorganizzarsi dopo la sua partenza?

“La crescita di Tonali bilancerà sicuramente la partenza di Kessie, Bennacer in forma per un’intera stagione potrà essere un altro giocatore affidabile. Sono curioso di vedere anche come si inserirà in rosa Adli, che ha delle caratteristiche particolari ma che credo sia pensato come centrocampista centrale”.

Renato Sanches può essere il giocatore giusto per il Milan?

“Renato Sanches è un giocatore di valore, ha sbloccato certi impasse che ha avuto in passato e può essere un buon innesto. Idealmente lo penso più come centrocampista che come trequartista. In quella zona mi aspetto più un giocatore di fantasia, di imprevedibilità più che di passo e di sostanza”.